martedì 22 gennaio 2008

Ritorno a Tarnova, 20-21 gennaio

Posto con piacere una parte del resoconto fatto dall'amico Ermes sulle commemorazioni a Gorizia organizzate dall'Ass.Comb. Xa MAS:



Eccoci qua a narrare la 2 giorni Goriziana, e' sabato mattina e come da programma ci dirigiamo verso Tarnova, e' sempre un'emozione rivivere quei posti con chi nel 44/45 ha dato prova di coraggio e fermezza.Qui siamo a Tarnova e l'aspirante Guardiamarina Minelli ci racconta quei giorni.

Il Sindaco riceve il nutrito gruppo di partecipanti e rimarca più volte il Sacrificio di quegli eroici ragazzi, pronti alla morte pur di fermare le truppe titine. Dopo anni di boicottaggio della precedente giunta, finalmente le istituzioni rendono il giusto omaggio ai veterani.











Foto su: http://xflottigliamas.forumfree.net/?t=24406558

Posto inoltre, tratto dal libro "Sotto tre bandiere", del Gen. Farotti, un brano significativo che analizza dal pdv storico-militare i prodromi della battaglia di Tarnova, fuori dagli schemi delle ricostruzioni "sul tamburo":

I giorni non trascorrevano mai, ci sentivamo sempre più oppressi da quell’inazione; finalmente l’ordine di marcia per il “Barbarigo”: andare a presidiare Tarnova, in una mattina di sole che ci ridiede il buonumore. Neve dappertutto, il paese era composto da poche case collocate su un tratto pianeggiante di modesta estensione, circondato da boschi e nella parte più aperta difeso, si fa per dire, da una serie di postazioni sopraelevate e coperte ma non inquadrate in un organico piano dei fuochi e malamente protette da un reticolato, molto basso e malandato. A mio giudizio, che riferii al Comandante di Battaglione, rappresentavano una vera trappola per coloro che avrebbero dovuto presidiarle, anziché un efficiente posizione di resistenza. Il compito assegnatoci era di perlustrare la zona circostante, a largo raggio, per controllare se le informazioni di un imminente attacco, pervenute al Comando tedesco, fossero attendibili. Nei giorni seguenti effettuammo puntate in tutte le direzioni con scarsi risultati: intercettammo, sì, qualche gruppo isolato in movimento che, purtroppo, venne annientato senza prendere qualche prigioniero da interrogare. Conclusione: arrivò l’otto gennaio, giorno previsto per l’attacco, senza che nulla accadesse. Le informazioni vennero ritenute infondate e l’apparato difensivo smontato. I reparti rientrarono a Gorizia ed il “Barbarigo”, per maggiore sicurezza, effettuò una puntata ricognitiva su Chiapovano ma con esito ancora una volta negativo. A presidiare Tarnova restò il più debole dei nostri reparti, il Battaglione “Fulmine”, con gli organici ridotti ad un paio di striminzite Compagnie Fucilieri, con pochissime armi automatiche di Reparto e senza mortai da 81. Non so da chi sia stato commesso questo grave errore di valutazione, certo è che fu pagato poi duramente, proprio dall’incolpevole “Fulmine”. Se il dispositivo iniziale fosse rimasto in posto ancora qualche giorno (due Battaglioni ed una Batteria da 75/13) l’attacco slavo avrebbe trovato ad accoglierlo forze adeguate e con un armamento tale da stroncarlo in sul nascere e soprattutto, mantenendo il possesso della rotabile, si sarebbe potuto far affluire rinforzi ed impedito l’accerchiamento e l’annientamento della guarnigione. Brillante invece l’operazione condotta dal Comando partigiano che in brevissimo tempo riuscì a concentrare su Tarnova più di 2.000 uomini, con armi pesanti, senza far nulla trapelare ed a minare la rotabile di accesso, dominandola con centri di fuoco disposti perfino sul San Gabriele, pilastro incombente su Gorizia e chiave di volta della sua difesa. Inoltre, la notizia dell’attacco arrivò in ritardo, a causa della penuria e della scarsa efficienza dei mezzi di trasmissione in dotazione. La reazione del comando tedesco fu lenta ed impacciata; soltanto il giorno 19 il Comando della Xª ottenne il via libera per correre in soccorso del “Fulmine” o meglio di quello che restava del Battaglione.

Tratto da:

http://associazioneitalia.blogspot.com/2007/12/sotto-tre-bandiere.html

http://associazioneitalia.blogspot.com/2008/01/ritorno-tarnova-20-21-gennaio.html

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Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Rara foto in divisa da Ufficiale della Regia Marina

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
A Nettuno, nel Btg. Barbarigo della Xa MAS

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Assieme ai suoi marò del Barbarigo

Decima MAS

Decima MAS
Ufficiali del Btg. Maestrale (poi Barbarigo): Tognoloni, Cencetti, Posio, Riondino...

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano

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L'azione di Chiarello e Candiollo in copertina all'Illustrazione del Popolo del 19 marzo 1944