giovedì 16 marzo 2023

Venerdì 17 marzo, ore 17.30, alla Domus Cultura di Genova, conferenza «IL "GRANDE GIOCO" 3.0 - L'Afghanistan e l'Iran tra Occidente, Russia e Cina»



Venerdì 17 marzo, ore 17.30, alla Domus Cultura, via David Chiossone 6/4, Genova, si è tenuta la conferenza «IL "GRANDE GIOCO" 3.0 - L'Afghanistan e l'Iran tra Occidente, Russia e Cina» con i saggisti Alberto Rosselli e Andrea Lombardi e l'introduzione di Rodolfo Vivaldi, presidente della rete di associazioni genovesi Domus Cultura.
Ringraziamo il consigliere del Comune di Genova Federico Barbieri per la sua partecipazione e per aver portato il graditissimo saluto del sindaco Marco Bucci.

Rosselli, autore del libro "Afghanistan. Eterno crocevia di interessi e guerre" (Mattioli, 2022), ha esposto i punti salienti della storia di questo paese dalle Guerre afghane del "Grande Gioco" nel 1800 agli interventi armati sovietici e americani del XX e XXI secolo, sino al "governo" Talebano dei nostri giorni, mentre Lombardi, prendendo spunto dal suo libro "La guerra dimenticata. Il conflitto Iran-Iraq 1980-1988" (Passaggio al bosco, 2020), ha riflettuto sulla storia recente dell'Iran partendo da questo conflitto, le sue radici e conseguenze, arrivando alle recenti rivolte dei giovani e delle donne represse dalla Repubblica Islamica dell'Iran.








Alberto Rosselli, Rodolfo Vivaldi, il consigliere comunale Federico Barbieri e Andrea Lombardi.






lunedì 13 marzo 2023

A Genova, concerto di solidarietà con l'Ucraina della pianista ucraina Yulia Yurchak e il nostro libro "AZOVSTAL"





La sera di sabato 11 marzo si è tenuto nella Chiesa del Gesù in piazza Matteotti a Genova, gemellata con la città portuale di Odessa della pianista, il concerto di solidarietà con l'Ucraina dell'organista e musicologa ucraina Yulia Yurchak, accompagnata in parte del programma dalla violinista Yesenia Vicentini, che ha brillantemente sostituito il bravo musicista genovese Damiano Baroni, purtroppo indisposto, organizzato dall'Associazione culturale Pasquale Anfossi. Al concerto hanno partecipato il vicesindaco Pietro Piciocchi in rappresentanza del Comune di Genova, Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, e l'ambasciatore d’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk. 

Al termine del concerto il direttore dell'Associazione culturale ITALIA Storica Andrea Lombardi ha fatto dono alla talentuosa Yurchak, impegnata in un tour in Italia per promuovere la musica e la cultura della sua terra e per sensibilizzare il pubblico italiano sulla lotta dell'Ucraina contro l'invasione russo-putiniana, di una copia del libro "AZOVSTAL - Le fotografie di Dmytro «Orest» Kozatsky e la battaglia di Mariupol", ricostruente in foto e testi la durissima battaglia per la città di Mariupol e l'acciaieria Azovstal, svoltasi esattamente un anno fa. 

La pianista, nata a Odessa nel 1988 e che prima e durante l'esecuzione del suo programma significativo delle tradizioni e "genius loci" ucraini ha più volte ricordato il sacrificio dei combattenti ucraini al fronte, ha ringraziato sentitamente per il dono. Una copia del libro è stata poi donata da Lombardi anche all'ambasciatore Melnyk, con il messaggio "il popolo ucraino stia lottando per la sua libertà e non solo per l'Unione Europea, ma per qualcosa di superiore, ossia l'Europa, con i suoi millenni di storia e tradizioni".

Le prossime date dei concerti di Yulia Yurchak a Roma, presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra, martedì 14 marzo, alle 20:30, Torino, presso l’auditorium dell’Oratorio di San Filippo Neri, il 15 marzo alle 20:45 e infine Milano, in apertura de "I Boreali Nordic Festival", presso il teatro Franco Parenti, il 17 marzo alle 18:30.




giovedì 2 marzo 2023

NUOVA EDIZIONE ITALIANA: Heinz Guderian, ACHTUNG - PANZER! Sviluppo, tattiche e potenziale operativo delle forze corazzate



Achtung – Panzer! è uno dei più significativi libri a carattere teorico-militare del XX secolo. Heinz Guderian raffinò le idee in esso contenute in quindici anni di studi sulla evoluzione delle tattiche di combattimento delle forze meccanizzate, a partire dalle loro origini nella prima guerra mondiale fino al 1937, anno della pubblicazione. Con questo libro, egli cercò di dimostrare che solo l’uso intelligente di formazioni corazzate avrebbe in futuro permesso alla Germania di conseguire vittorie rapide e decisive, evitando rovinose guerre d’attrito come quella combattuta nel 1914-1918. Malgrado nelle alte sfere della Wehrmacht un certo numero di Ufficiali di idee conservatrici mantenesse un atteggiamento scettico riguardo alle teorie di Guderian, allo scoppio della seconda guerra mondiale egli aveva ormai ottenuto un largo consenso. Fu così che negli anni vittoriosi tra il 1939 e il 1942 le Panzer-Division furono la punta di diamante dell’Esercito tedesco.

Questa nuova edizione italiana presenta un’ampliata appendice iconografica con fotografie in bianco e nero e a colori, oltre a mappe e illustrazioni dell’edizione originale tedesca.

F.to 15x23, 286 pagg., ill. bn e col
Euro 32,00 
(spedizione tracciabile INCLUSA per ordini diretti a italiastorica@hotmail.com)
ITALIA Storica edizioni, Genova 2023.
ISBN 9788831430272

sabato 25 febbraio 2023

Giampiero Mughini recensisce su "il Foglio" il libro "AZOVSTAL", a cura di Andrea Lombardi




Dall'articolo:

[...] Due di quelle tre pile non so più neppure quali libri contengano, quelli della terza di tanto in tanto li prendo, li soppeso, li sfoglio. Su tutti non mi dava pace un libro in formato orizzontale edito da Italia Storica dal titolo Azovstal, il nome dato all’immensa acciaieria della città di Mariupol dov’è stata inumana la resistenza di alcune migliaia di soldati ucraini (per lo più appartenenti al Reggimento Azov) all’attacco di forze russe immensamente superiori. Una resistenza che è divenuta il simbolo di come a tutti i costi gli ucraini stanno contrastando la sfacciata aggressione dell’esercito putiniano. Quel libro me lo aveva mandato un paio di settimane fa Andrea Lombardi, gran adepto italiano della statura letteraria di Louis-Ferdinand Céline, e difatti Azovstal era accompagnato dall’edizione italiana di un libro di Dominique de Roux su Céline, solo che ne avevo già letto l’edizione francese. Lombardi mi pare sia piuttosto di destra, ciò di cui mi infischio altissimamente. C’è che a me piacciono il suo lavoro editoriale e la passione di cui è impregnato.

Azovstal è un libro pregevole sotto tutti gli aspetti. Graficamente elegante, accurato, indispensabile quanto all’essenzialità con cui ci informa e comunica. A farne da cuore sono le foto di Dmytro ‘Orest’ Kozatsky, il soldato/fotografo del Reggimento Azov. [...]


Grazie a Giampiero Mughini e alla Redazione da ITALIA Storica!

Per acquistare il libro:

venerdì 17 febbraio 2023

Nota sulla recente polemica relativa all'intitolazione alla MOVM Luigi Ferraro del porticciolo di Nervi



Apprendiamo dalla stampa come talune organizzazioni – sempre più marginali nel paese reale, peraltro – si siano schierate contro la recente conferma dell’intitolazione ai Pionieri della Subacquea Luigi Ferraro e Duilio Marcante del porticciolo di Nervi.

Ebbene, solo una faziosità politicamente interessata può portare a trattare alla stregua di un "criminale di guerra fascista" un uomo come Luigi Ferraro, entrato nella Regia Marina dopo un percorso comune a milioni di altri italiani nelle organizzazioni giovanili e paramilitari del Regime vigente nei suoi anni di formazione personale e sportiva, e distintosi nelle azioni militari contro il nemico di allora, sperimentando personalmente nuove tecniche di assalto subacqueo, e essendo decorato di quattro Medaglie d'Argento al Valor Militare per aver affondato da solo quale nuotatore d’assalto tre navi mercantili nemiche a Alessandretta in Turchia nel 1943, convertite nel dopoguerra dalla Repubblica Italiana attuale stessa in una Medaglia d'Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione:

«Volontario della specialità Gamma nei mezzi d'assalto della Marina militare, portava da solo a compimento quattro successive azioni contro quattro navi nemiche, di tre delle quali si è potuto accertare l'affondamento. Per le difficilissime condizioni dell'ambiente in cui ha dovuto operare e per la crescente vigilanza avversaria, ha coscientemente affrontato e superato rischi mortali sempre maggiori, dando prova di esemplare noncuranza del pericolo, di chiaroveggente freddezza, d'insuperabile perizia tecnica e d'inesausto amor di Patria. I risultati da lui ottenuti aggiungevano nuove glorie a quelle che già avevano reso famosi nel mondo i mezzi navali d'assalto italiani.»

— Mediterraneo, 7 luglio - 4 agosto 1943

Dopo il 1943 rimaneva al suo posto restando nei ranghi della Xa Flottiglia MAS, formazione che si espanse nel 1943-1944 a Divisione attivando diversi Battaglioni di Fanteria di Marina grazie all'afflusso di numerosi giovani volontari e personale delle pre esistenti unità militari Regie discioltesi al nord, e che partecipò sia a combattimenti contro gli Alleati (Nettuno 1944 e Linea Gotica 1944-1945 la FM, Nettuno 1944 e Mar Ligure 1944-1945 le unità d'assalto navale) che contro il IX Korpus titino (1943-1945), sia a operazioni di controguerriglia contro la Resistenza, alle quali però Ferraro MAI partecipò, contribuendo invece a cercare di limitare per quanto in suo potere i danni della guerra e della guerra civile tra italiani, cercando contatti con la Marina del Sud e operando per il salvataggio dalle distruzioni dei tedeschi in ritirata nel 1945 di alcune manifatture a Valdagno - peraltro in accordo con la Brigata Partigiana "Stella".

Questo per non parlare della sua eccezionale attività creativa, professionale e imprenditoriale nel campo della subacquea, di cui è ritenuto fondatore e massimo divulgatore in Italia, dalla Cressi e Technisub alla Scuola per sommozzatori civili professionisti, da lui istituita su incarico del ministero dell'Interno nel 1952, formante personale dei VV.FF., protezione civile, FF.OO. e FF.AA.

Riteniamo quindi del tutto insensate – o meglio, interessate e faziose – le polemiche contro questa intitolazione a due genovesi di eccezionale talento e merito, incoraggiando la Marina Militare Italiana, che ha giustamente contribuito di recente a celebrare le gesta di un altro Ufficiale della Xa MAS sostenendo il film "Comandante" dedicato alla MOVM Salvatore Todaro, le Associazioni d'Arma, le Aziende e Federazioni di Subacquea, associazioni e singoli a esprimere la propria solidarietà alla Famiglia Ferraro e alla figura del loro illustre avo, e alla decisione della giunta genovese di tale intitolazione.

Andrea Lombardi
Editore e saggista
ITALIA Storica
Genova

venerdì 20 gennaio 2023

A “Passato e Presente” su Rai 3, il libro di Andrea Lombardi “La guerra dimenticata. Il conflitto Iran-Iraq (1980-1988)”

Mercoledì 18 - nella trasmissione “Passato e Presente” su Rai 3 Paoli Mieli e il Prof. Gaetano Breccia hanno suggerito come prima scelta e "forse il miglior libro in italiano" sull'argomento la lettura de “La guerra dimenticata. Il conflitto Iran-Iraq (1980-1988)” (Passaggio al Bosco, Firenze 2020), di Andrea Lombardi, direttore di ITALIA Storica edizioni storico-militari.






Successo di pubblico alla Biblioteca Berio per l'incontro “Ambrogio Spinola e Rubens, due protagonisti della storia europea del XVIII secolo”











Successo di pubblico alla Biblioteca Berio di Genova per l'incontro tenutosi lunedì 13 gennaio scorso sul tema “Ambrogio Spinola e Rubens, due protagonisti della storia europea del XVIII secolo” con Anna Orlando, curatrice della mostra “Rubens a Genova”, in corso al Palazzo Ducale di Genova e prorogata sino al 5 febbraio 2023, il prof. Luca Basso dell'Università di Genova e Andrea Lombardi, responsabile CulturaIdentità Genova e editore del libro “Ambrogio Spinola. Il vincitore dell’assedio di Breda” della contessa Carmen Muñoz Roca-Tallada (Genova 2021).

I tre relatori hanno ricostruito nel corso della conferenza la vita e le gesta durante la Guerra dei trent'anni del Generale genovese, famoso all'epoca e ancor oggi all'estero ma poco noto e celebrato in Italia e ancor meno finora nella sua città natale, e la sua amicizia con il geniale pittore fiammingo Pieter Paul Rubens.

Nelle parole del divulgatore storico Gabriele Campagnano (Zhistorica), autore della prefazione del libro:

Dal mare alla terra. Se Andrea Doria è stato forse il più importante Ammiraglio tra la fine del XV e la prima metà del XVI secolo, Ambrogio Spinola merita di essere menzionato con il medesimo lustro tra i Generali più capaci del XVII. Due figli di Genova, appartenenti a famiglie per lungo tempo rivali, che sono stati in grado di scrivere – a lettere cubitali – il loro nome nella storia militare della prima epoca moderna.

Ma se Andrea Doria ha servito sia i sovrani francesi che Carlo V, Ambrogio Spinola rimane sempre fedele alla monarchia spagnola. Un ruolo fondamentale, in questo senso, lo ha il fratello minore di Ambrogio, Federico, che dopo un’esperienza nell’Armata delle Fiandre di Alessandro Farnese, si trasferisce a Madrid nel 1598. L’uomo d’arme, in famiglia, sembra essere lui, visto che Ambrogio è più interessato allo studio e alla carriera politica nella sua città.

In effetti, fino ai trentaquattro anni d’età, Ambrogio rimane a Genova e non si occupa di cose militari in senso stretto. Il suo giungere in età avanzata al mestiere delle armi non deve tuttavia trarci in inganno. Il giovane Ambrogio, infatti, alterna lo studio all’esercizio delle “arti cavalleresche, tirar di spada, cavalcare, correre all’anello, battersi all’incontro con lancia, & altri simili esercizi.” E se, da un lato, abbandona progressivamente gli studi di lettere, approfondisce invece quelli di matematica “facoltà che influisce più di ogni altra al mestiere delle armi”.

D’altronde, specie nella difesa e nell’assalto delle fortezze, è fondamentale saper individuare le linee di tiro migliori, fortificare i bastioni, scavare delle trincee adeguate ecc. Lo sviluppo di artiglierie sempre più efficienti ha di certo portato a una guerra sempre più tecnica e ingegnerizzata. Un tipo di guerra in cui le conoscenze matematiche hanno un ruolo fondamentale.

Non bisogna inoltre scordare che la Genova di fine XVI secolo pullula letteralmente di Capitani di lungo corso, uomini d’arme in pensione e altri soggetti che non hanno nulla da invidiare, quanto a esperienza di guerra, a Generali del calibro di Lelio Brancaccio o del conte di Tilly. E nella sua stessa famiglia ha l’opportunità di conversare a lungo con il cugino Giorgio Spinola di Luciano, anche lui capitano di Alessandro Farnese.

Altro fatto da sottolineare è che la dedizione di Ambrogio verso la sua famiglia e verso Genova lo porta a mettere su famiglia già a ventitré anni e a ottenere più o meno nello stesso periodo i primi incarichi pubblici. Ed è forse proprio la difficoltà ad emergere come un pari dell’uomo più potente della città, Giovanni Andrea Doria, a condurlo alla decisione di mettersi direttamente al servizio della monarchia spagnola. Una mossa per nulla scontata e tremendamente rischiosa. E tuttavia foriera di enormi successi e dell’immortalità del suo nome.

Pur con tutte le sue conoscenze teoriche della guerra, Ambrogio rappresenta quasi un unicum nella storia militare del Seicento. In un periodo in cui la carriera militare inizia prestissimo, Ambrogio si trova per la prima volta al comando nel 1603, quando viene incaricato di proseguire l’assedio di Ostenda. Il primo assedio del Generale che passerà alla storia come Espugnatore di Piazze.

Da allora fino alla Guerra di successione di Mantova e del Monferrato (1628-1631), a tutti gli effetti spin-off della Guerra dei Trent’anni, Ambrogio Spinola diventa il maestro degli assedi definitivo, il terrore di ogni piazza in attesa di vedere l’esercito nemico spuntare all’orizzonte.

Come scrive ancora Filippo Casoni nella sua biografia di Ambrogio Spinola, stampata per la prima volta nel 1691:

Se lo vorremo paragonare ad Alessandro, Annibale, Cesare, Marcello, Flavio ed Ottaviano, lo ravviseremo ad alcuno di loro superiore nella fortezza delle Città espugnate; ad altri nella difficoltà dei luoghi ove portò la guerra; ad altri per il valore, e per l’ostinazione dei nemici superati; ad altri per la mansuetudine e la clemenza usata con i vinti […] Alla maggior parte per la provvidenza e il consiglio; Ma a tutti per l’integrità della vita, nella quale consiste la vera gloria, e nel perpetuo tenore d’azioni, non contaminate da quei vizi, dai quali restò sempre offuscata la fama di quei grandi conquistatori.



Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Rara foto in divisa da Ufficiale della Regia Marina

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
A Nettuno, nel Btg. Barbarigo della Xa MAS

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Assieme ai suoi marò del Barbarigo

Decima MAS

Decima MAS
Ufficiali del Btg. Maestrale (poi Barbarigo): Tognoloni, Cencetti, Posio, Riondino...

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano
L'azione di Chiarello e Candiollo in copertina all'Illustrazione del Popolo del 19 marzo 1944