sabato 16 gennaio 2010

"Il Generalissimo - Luigi Cadorna prima e dopo Caporetto", di Pierluigi Romeo di Colloredo




Nel 1917 il Regio Esercito italiano raggiunse il punto più alto della propria potenza militare. Unico esercito alleato ad esser rimasto costantemente all’offensiva dagli inizi della guerra, malgrado errori e perdite enormi, dopo l’offensiva sull’altipiano della Bainsizza era giunto quasi a vincere la guerra, essendo ormai certo che l’esercito asburgico non sarebbe riuscito a resistere senza l’aiuto tedesco ad una nuova, ennesima, spallata italiana sul fronte carsico-isontino. Soltanto un mese dopo l’Italia era invece sull’orlo della più grave catastrofe della sua storia, con un’Armata perduta, centinaia di mi-gliaia di sbandati. Eppure l’offensiva di Caporetto si sarebbe conclusa senza che i tedeschi e gli austriaci avessero raggiunto i propri obiettivi strategici: lo sbocco nella pianura padana e l’uscita dalla guerra dell’Italia.

Tutto questo è legato al nome di un uomo, tanto odiato e denigrato da alcuni quanto esaltato da altri, e che fu il miglior comandante di eserciti alleato del-la Grande Guerra, Luigi Cadorna, colui che era noto ai suoi soldati ed ai suoi avversari, primo ed unico nella storia militare italiana, come il Generalissi-mo. Troppo spesso, nella crescente dimenticanza degli avvenimenti della Grande Guerra, s’incontra nella storiografia corrente una rappresentazione caricaturale e parodistica di Cadorna e della guerra italiana, ma non si può dimenticare che sotto Cadorna l’esercito italiano inquadrò quasi tre milioni di uomini, quanti mai né prima né dopo, e combatté le più grandi e sangui-nose battaglie della propria storia arrivando ad essere una macchina militare mastodontica, lenta e possente, capace di rialzarsi senza l’aiuto alleato e vin-cere una guerra, dopo aver subito una catastrofica disfatta.

Questo lavoro servirà a far conoscere meglio uno dei protagonisti principali della prima guerra mondiale, attraverso i documenti e le testimonianze dell’epoca e l’analisi dei retroscena politici e sociali, dai rapporti tra Gover-no e Stato Maggiore, alla propaganda, al ruolo del Servizio Informazioni, ri-costruendone la carriera militare e la personalità, le sue luci e le sue ombre.

f.to 14x21, 144 pag., alcune ill. b/n, Euro 18,00.

Nelle librerie specializzate (Tuttostoria, Libreria Militare, Ritter, Libreria Europa...) o direttamente contattando ars_italia@homail.com

“Il Grande Assedio di Malta – Solimano il Magnifico contro i Cavalieri di Malta, 1565” di Francesco Balbi da Correggio, a cura di Andrea Lombardi




Scheda “Il Grande Assedio di Malta – Solimano il Magnifico contro i Cavalieri di Malta, 1565” di Francesco Balbi da Correggio, a cura di Andrea Lombardi.

Nel 1565 il Sultano Solimano il Magnifico decise l’invasione di Malta: oltre 40.000 turchi, capitanati da Mustafa Pascià e Piali Pascià e dal grande corsaro Dragut mossero contro le difese dell’isola, presidiate dai Cavalieri italiani, aragonesi, castigliani, francesi e tedeschi dell’Ordine di Malta e da armati spagnoli e maltesi, guidati dalla mano ferma del Gran Maestro La Valette. L’ocra delle mura dei forti a S. Elmo, Birgu e Senglea e il cobalto delle acque del Porto Grande scomparvero sotto il continuo bombardamento dei pezzi d’assedio turchi, tra il fumo e le fiamme delle armi incendiarie e degli archibugi dei difensori, e per mesi assediati e assedianti si affrontarono in scontri senza quartiere, tra assalti di massa e stratagemmi, eroismi e tradimenti.
È giunto a noi un solo diario di un testimone oculare di questa famosa battaglia: la relazione dell’archibugiere dell’armata spagnola Francesco Balbi da Correggio, stampata nel 1567, che qui presentiamo. Per tutto l’assedio, Balbi annota con minuzia non solo i quotidiani combattimenti e i protagonisti dei fatti d’arme, dal Gran Maestro La Valette, al Sultano Solimano, al corsaro Dragut, dai più valorosi tra i cavalieri al rinnegato calabrese Ociali… ma anche la vita e le sofferenze della guarnigione e della popolazione, oltre a lasciarci la sua personale testimonianza a “raso di trincea”.

A corredo del testo, più di cinquanta immagini tra litografie e affreschi ritraenti le fasi salienti dell’assedio, fotografie a colori Then and Now dei luoghi dei combattimenti e delle armature dei Gran Maestri e dei Cavalieri dell’Ordine di Malta.

F.to 14x21, brossura, 212 pagine, 55 illustrazioni, 8 tavole a colori, Euro 25,00.

Nelle librerie specializzate (Tuttostoria, Libreria Militare, Ritter, Libreria Europa...) o direttamente contattando ars_italia@homail.com

“Storia delle fortificazioni e dell’architettura militare”, del Maggior Generale Enrico Rocchi




Scheda “Storia delle fortificazioni e dell’architettura militare”, del Maggior Generale Enrico Rocchi - Volume 1 Dalla preistoria al Medioevo, Volume 2 Dall’era moderna al Novecento

“Fra le diverse parti dell’arte della guerra, la fortificazione è, senza dubbio, quella che riveste forme più complesse. Nel contenuto si collega all’architettura della quale rappresenta un ramo speciale ed autonomo, mentre pel carattere e per lo scopo è una manifestazione delle esigenze di guerra ed il riflesso delle condizioni militari dell’epoca. La sua evoluzione attraverso la storia segue di pari passo quella dei mezzi d’offesa e i suoi ordinamenti rispecchiano fedelmente lo stato della società. Rozza ed austeramente militare presso le popolazioni costituite ancora in tribù, è splendida ed imponente nei grandi imperi dell’antichità. Frammentaria e disseminata nel periodo feudale, assorge nuovamente a concetto di Stato nelle cinte murate dei Comuni medioevali. Ricca di bellezza artistica durante il Rinascimento, tende in seguito ad assumere forme rigidamente militari in relazione alle condizioni sociali dell’epoca moderna. La costituzione delle monarchie d’Europa ed il conseguente assetto degli eserciti, definitivamente sottratti alle vicende delle Compagnie di ventura, arrecano cambiamenti sostanziali nell’arte della difesa. La fortificazione non è più esercitata da architetti civili, come nell’antichità, nel medioevo e nel Rinascimento. Devoluta a corpi tecnici speciali, acquista una personalità tutta propria”.

Così il Maggiore Generale Enrico Rocchi apriva la sua monumentale opera sulle fonti storiche dell’architettura militare, arricchita da ben 359 figure intercalate nel testo, stampata nel 1908 e ormai introvabile. Questa ristampa anastatica non soltanto mette a disposizione dello storico militare e dello studioso di fortificazioni un’opera ineguagliata, analizzante l’architettura militare dai nuraghi alle opere greche e romane, dai castelli feudali alla fortificazione bastionata rinascimentale, alle fortezze e cittadelle del Settecento, ai campi trincerati e alla fortificazione poligonale sino alle torri corazzate delle fortezze in calcestruzzo, ricostruendo anche diversi famosi assedi (da Siracusa a Malta, da Ostenda a Port Arthur) e le vite dei più noti ingegneri militari, ma è anche da considerarsi un vero e proprio catalogo di molti tra i più importanti Beni Culturali italiani.

F.to 14x21, brossura, 550 pagine totali, 359 illustrazioni in b/n nel testo, costo dei due volumi indivisibili Euro 58,00.

Nelle librerie specializzate (Tuttostoria, Libreria Militare, Ritter, Libreria Europa...) o direttamente contattando ars_italia@homail.com

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Rara foto in divisa da Ufficiale della Regia Marina

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
A Nettuno, nel Btg. Barbarigo della Xa MAS

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Assieme ai suoi marò del Barbarigo

Decima MAS

Decima MAS
Ufficiali del Btg. Maestrale (poi Barbarigo): Tognoloni, Cencetti, Posio, Riondino...

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano
L'azione di Chiarello e Candiollo in copertina all'Illustrazione del Popolo del 19 marzo 1944