lunedì 28 dicembre 2009

Raid Watches, l'Associazione ITALIA e... Fini su Vanity Fair!

Da Il Giornale del 22 dicembre:

Roma - Ma chi l’ha detto che Gianfranco Fini ora c’ha la passione per il rosso? Mica vero: e siccome al cuor non si comanda, ecco il presidente della Camera tornare in versione camerata durante lo shopping natalizio. «Bello l’orologio: a noi!». E quell’aggeggio evocativo della gloriosa «Decima Mas» diventar suo. Un ritorno di Fiamma, insomma. «Nostalgia, nostalgia canaglia», cantavano Al Bano e Romina Power alla fine degli anni Ottanta. «... Che ti prende proprio quando non vuoi...», avrà canticchiato l’ex capo del Msi l’altro giorno, nel fare compere nel centro della capitale assieme alla compagna Elisabetta Tulliani e alla figlia Carolina.

L’acquisto, si racconta sul numero di Vanity Fair in edicola domani, è avvenuto nella nota e centralissima gioielleria Menichini di Roma. Titolo del servizio: «Incursione nello shopping», visto che nel negozio di piazza di Spagna 1 l’ex leader di An è rimasto letteralmente affascinato dal «Raid»: speciale orologio dedicato alla Flottiglia Marina della X Mas 1941-1945, cassa in acciaio, bracciale in caucciù, movimento automatico. Non è dato sapere se Fini, noto appassionato di immersioni, sia stato rapito più dal fatto che l’orologio è in grado di scendere fino a 200 metri sotto il livello del mare o dall’involucro dello stesso. Il «Raid» viene fornito infatti con una speciale scatola in legno con targhetta contenente il modellino del sottomarino, lo stemma della flottiglia, un cinturino di scorta, un cacciavite per la sostituzione del cinturino ma soprattutto un libretto con la storia della «Decima Mas».


Il libretto in questione è da noi edito e fornito al mitico Sig. Perocchio, leader della Raid Watches :




Ristampa anastatica di un opuscolo propagandistico pubblicato nel 1944 ad opera dell'Ufficio Stampa e Propaganda della Decima Mas.

Brossura punto metallico 15 x 21 cm. pag. 24 con alcune foto e illustrazioni

Stampato nel 2005 da Associazione Italia

E questo è l'orologio (cliccate sull'immagine per le specifiche):


venerdì 4 dicembre 2009

Al mio nonno mai conosciuto


Adamello, prima guerra mondiale.

Un contadino,
con in cuore colline di viti rosse
nella leggera nebbia d'autunno,
lassù nelle nevi di montagne
a lui sconosciute
Il coraggio e la paura
sono una sola cosa
aiutate da quel pò
di alcol
per annebbiare
il ricordo di tre figli piccoli
e una moglie giovane
e che ti lascia se torni vivo
ammalato dentro.

Giuliana Zanotti

"Bombe su Palermo" segnalato su...




http://www.opinionepubblica.com/notizie/libreria/756-bombe-e-propaganda

Presentazione a Verona: Fulvio Balisti - Giovani Fascisti e Mai morti, Btg Sagittario - Decima Mas


Militalia novembre 2009...




domenica 8 novembre 2009

Su Storia in rete di questo mese...



...anteprima del nostro "I cavalieri della Croce Nera" di P.R. di Colloredo!



Pierluigi Romeo di Colloredo
I cavalieri della croce nera
L'Ordensbuch del 1264:
Statuto, Regola e Storia Militare dell'Ordine Teutonico

Con una prefazione di Elena Percivaldi
Tra gli Ordini monastico-militari nati durante le Crociate l’Ordine dei Cavalieri dell’Ospedale della Casa di Santa Maria dei teutonici è, insieme a quello del Tempio, il più noto e il meno compreso, vittima dei miti nazionalistici opposti di tedeschi, polacchi e russi.Furono i cavalieri teutonici ad aprire alla Storia le terre dell’Europa settentrionale bagnate dal Baltico, con conseguenze che durano ancor oggi, così come i castelli, le fortezze e le città da loro costruiti.
Il presente volume contiene la prima traduzione mai effettuata in italiano dell’Ordensbuch, comprendente gli Statuti e la Regola dell’Ordine Teutonico nella più antica versione nota, quella medio tedesca del 1264, documento fondamentale per comprendere la vera essenza dell’Ordine, insieme ad un’approfondita analisi della storia dei Teutonicie del ruolo svolto nella conquista e nell’evangelizzazione del Balticodal XIII al XVI secolo.In questo modo si potrà comprendere appieno la duplice natura di monaci e di guerrieri, dei Cavalieri dalla Croce nera.
I Fratelli sono di carne ed ossa come noi, e indossano vestiti, portano armi e mangiano cibo come noi. Hanno l’usanza di alzarsi di notte ed andare tutti assieme nella loro chiesa, e spesso anche durante il giorno, per pregare ed implorare il loro Dio, ed è qualcosa che noi non facciamo.Per questo ci sconfiggono in battaglia, e noi non possiamo vincerli.
f.to 14x21, brossura, 160 pag., 7 ill. e mappe, 18,00 Euro
info e ordini:
ars_italia@hotmail.com

sabato 31 ottobre 2009

BATTAGLIONE FULMINE Xa FLOTTIGLIA MAS







BATTAGLIONE FULMINE Xa FLOTTIGLIA MAS

Schio, 30 aprile 1945. Con la resa onorevole alle truppe dell’88ª Divisione americana nel campo sportivo del Lanificio Rossi cessa di esistere il Battaglione Fulmine della X Flottiglia MAS. Ha così termine una storia iniziata nella primavera del 1944 nella caserma San Bartolomeo di La Spezia, quando per iniziativa del T.F. Luigi Carallo si decise di costituire, nell’ambito della fanteria di marina della RSI, un reparto che si rifacesse alla specialità dei bersaglieri. Il Battaglione Fulmine - così battezzato in onore di un cacciatorpediniere della Regia Marina - dopo l’iniziale addestramento in provincia di Lucca fu dislocato su vari scenari del territorio italiano settentrionale, scontrandosi in diverse occasioni con le formazioni partigiane delle zone in cui si trovò ad operare: in provincia di Torino e Cuneo (giugno-novembre 1944); nel Trevigiano e ai confini della Carnia (novembre-dicembre 1944); nel Goriziano a difesa della frontiera orientale contro il IX Korpus del maresciallo Tito (dicembre 1944-gennaio 1945), operazione culminata nella sanguinosa battaglia di Tarnova della Selva in cui il reparto sacrificò un terzo degli effettivi per impedire l’invasione di Gorizia; ancora in provincia di Treviso (febbraio 1945) ed infine nel Vicentino (marzo-aprile 1945).Gli autori di questo volume - Riccardo Maculan e Maurizio Gamberini - ne ripercorrono le vicende belliche, descrivendone al contempo struttura, organici ed armamenti e corredando una ricerca ventennale di un notevole apparato fotografico in buona parte inedito.Formato: A4 - Pagine 166 con 144 foto delle quali 85 inedite, analisi dettagliata dei fatti d’arme, degli organici e dei caduti.

Autori: Riccardo Maculan, Maurizio Gamberini

Editore: Menin Prima edizione: ottobre 2009

Formato: 21 x 29,7 cmCodice ISBN: 978-88-89275-11-5
Legatura: brossura Copertina: cartoncino plasticato opaco
Pagine: 168Fotografie: 144 (85 inedite) Documenti inediti
Prezzo di copertina: 18 euro Spese di spedizione: € 4,00
Per ordinazioni: riccardo.maculan@hotmail.it

martedì 27 ottobre 2009

L'Associazione ITALIA e l'ANMI Como a Militalia



L'Associazione ITALIA e l'ANMI Como interverranno alla...

Militalia - 46a edizione 31 ottobre - 1 novembre 2009
Parco Esposizioni di Novegro, Milano.

La fiera MILITALIA è l'espressione più aggiornata della tradizione di eventi dedicati all'argomento del collezionismo militare che si sono svolti da anni nel Parco Esposizioni Novegro.
Suddivisa nelle due edizioni di maggio e novembre, la Manifestazione comprende i seguenti settori:
Forze armate e corpi dello stato
Musei storici e militari
Associazioni d'arma e combattentistiche
Associazioni di settore ed archeologiche
Gruppi storici in costume
Modellismo statico e wargame
Armerie e survival
Editoria specializzata
Spettacoli e concerti
Mercato internazionale di militaria




... saranno presentati alla fiera i nostri libri, comprese le ultime novità.

martedì 20 ottobre 2009

Nuovo: Giancarlo Leonardi, Senza Patria - Con la San Marco in Liguria e sulla Linea Gotica, 1944-1945


Giancarlo Leonardi
Senza Patria
Con la San Marco in Liguria e sulla Linea Gotica, 1944-1945

Rispetto a molte delle memorie o diari di veterani italiani della seconda guerra mondiale disponibili, lo scritto di Giancarlo Leonardi si distingue per un riuscito stile letterario, trasmettendo al lettore, oltre che i suoi ricordi di giovane Marò nelle file della Divisione F.M. San Marco dell’Esercito Nazionale Repubblicano in Germania e Liguria prima, e sulla Linea Gotica poi, le proprie emozioni e sensazioni più profonde, e una visione del mondo spesso cupa, iconoclasta e disincantata.

Leonardi scrive passi di grande efficacia drammatica, come nella descrizione della durezza dell’addestramento in Germania, dello spaesamento dei giovani Marò sbalzati dalla solare Italia alle tetre foreste tedesche, e del loro passaggio dalla condizione di adolescenti al diventare dei soldati addestrati; della nostra impreparazione militare nel 1940, e nel giudizio aspro sulla massa del popolo italiano e sui suoi governanti. Altrettanto efficace è Leonardi quando descrive la sua esperienza di guerra in Garfagnana nell’inverno 1944-1945, evocando le condizioni di vita dei suoi commilitoni e della popolazione civile nel lungo inverno tra le aspre montagne toscane, i combattimenti sulla linea del fronte e i partigiani, la consapevolezza della lotta senza speranza del suo reparto, e tuttavia, anche nella prosa dissacrante di Leonardi, d’un tratto emerge una punta d’orgoglio per quei giovani Marò che, in tali circostanze, stavano tenendo testa alle ben superiori forze Alleate.
F.to 14x21, brossura, 146 pagine, foto in b/n e a colori, 19,00 Euro.

lunedì 12 ottobre 2009

Nuovo: Pierluigi Romeo di Colloredo, I cavalieri della croce nera


Pierluigi Romeo di Colloredo

I cavalieri della croce nera

L'Ordensbuch del 1264:
Statuto, Regola e Storia Militare dell'Ordine Teutonico

Con una prefazione di Elena Percivaldi

Tra gli Ordini monastico-militari nati durante le Crociate l’Ordine dei Cavalieri dell’Ospedale della Casa di Santa Maria dei teutonici è, insieme a quello del Tempio, il più noto e il meno compreso, vittima dei miti nazionalistici opposti di tedeschi, polacchi e russi.Furono i cavalieri teutonici ad aprire alla Storia le terre dell’Europa settentrionale bagnate dal Baltico, con conseguenze che durano ancor oggi, così come i castelli, le fortezze e le città da loro costruiti.

Il presente volume contiene la prima traduzione mai effettuata in italiano dell’Ordensbuch, comprendente gli Statuti e la Regola dell’Ordine Teutonico nella più antica versione nota, quella medio tedesca del 1264, documento fondamentale per comprendere la vera essenza dell’Ordine, insieme ad un’approfondita analisi della storia dei Teutonicie del ruolo svolto nella conquista e nell’evangelizzazione del Balticodal XIII al XVI secolo.In questo modo si potrà comprendere appieno la duplice natura di monaci e di guerrieri, dei Cavalieri dalla Croce nera.


I Fratelli sono di carne ed ossa come noi, e indossano vestiti, portano armi e mangiano cibo come noi. Hanno l’usanza di alzarsi di notte ed andare tutti assieme nella loro chiesa, e spesso anche durante il giorno, per pregare ed implorare il loro Dio, ed è qualcosa che noi non facciamo.Per questo ci sconfiggono in battaglia, e noi non possiamo vincerli.


f.to 14x21, brossura, 160 pag., 7 ill. e mappe, 18,00 Euro


info e ordini: ars_italia@hotmail.com

Nuovo: Tembien, di Biagio Pace



Biagio Pace

Tembien
Note di un Legionario
della“28 Ottobre” in Africa Orientale

Con una prefazione di Pierluigi Romeo di Colloredo

Per comprendere l’importanza del presente saggio non si puòprescindere dalla formazione culturale dell’autore, Biagio Pace:professore universitario e deputato, combatté in Africa Orientale come Seniore della M.V.S.N., comandante di una Compagnia Mitraglieri, e in tale veste partecipò alla difesa di passo Uarieu,legandosi con una forte amicizia con Filippo Tommaso Marinetti, inquadrato nello stesso reparto. Il lavoro di Pace sulla battaglia del Tembien, con la sua rievocazione degli scontri a Celicot, Debrì, Abbi Addì, Melfà,passo Uarieu, Mai Beles, Endertà, Uork Amba e Debra Amba è in questo senso unico: riporta dati, notizie geografiche ed etnografiche, interrogatori di prigionieri, testimonianze, spessocon una mancanza di retorica veramente stupefacente, non tanto e non solo per il momento e per l’epoca, ma anche data l’obiettiva realtà raccontata.

f.to 14x21, brossura, 180 pag., 38 foto e mappe, 19,00 Euro

Ordini e info: ars_italia@hotmail.com

venerdì 21 agosto 2009

L'Avv. Bartolo Gallitto, NP e Presidente dell'Ass.Comb. Xa MAS...



...è andato avanti. Un'altra brutta notizia dopo la morte di Raffaella Duelli: scompaiono due colonne portanti dell'Ass. Xa e del Campo della Memoria.

martedì 18 agosto 2009

Raffaella Duelli...



... è mancata oggi. Ausiliaria Scelta del Btg. Barbarigo, creatrice del Campo della Memoria, donna splendida e nostra cara, amata amica.

Andrea Lombardi

Per tutti coloro che vorranno rendere omaggio alla straordinaria Raffaella, la camera ardente sarà allestita domani presso l'Ospedale Fatebenefratelli - Isola Tiberina di Roma dalle 7,30 alle 16,00.


Raffaella Duelli, L’anima dolce di una ragazza di Salo`
Ha dedicato una vita alla solidarietà, alla pietas, al volontariato. Raffaella Duelli ha vissuto una vita avventurosa, ha attraversato le tempeste d’acciaio del Novecento e le difficoltà “da esule in patria” nell’Italia del dopoguerra. Per anni si è impegnata in prima linea, dove ci sono gli ultimi, i disagiati, i poveri dei poveri, a favore di chi ha bisogno di assistenza, donando consigli o conforto a chi le andava incontro. Testimonianza reale di come un nobile spirito civico possa sopravvivere nel welfare state decadente dell’Italia del 2008 solo grazie a esempi di impegno e dedizione al prossimo. “Nel dopoguerra ho studiato presso la scuola per il servizio sociale e poi ho frequentato la facoltà di psicologia. Ho lavorato per undici anni presso la scuola speciale per subnormali a Roma, per diciannove nella struttura degli assistenti sociali di quartiere a Ostia, e infine come assistente sociale nella Città dei ragazzi di Roma. Per quanto tempo? Per altri sette anni”. Raffaella Duelli è una italiana volitiva, energica a dispetto dell’età che avanza e affronta con il cuore libero gli acciacchi dell’età. Facendo una breve somma degli anni della sua vita nei quali è stata in prima linea nel volontariato, il numero complessivo è di trentasette. Una vita spesa in prima linea, ma c’è un preambolo essenziale. La dolce Raffaella è stata una ausiliaria della Repubblica sociale italiana, una volontaria “per l’Onore d’Italia” nel Battaglione Barbarigo della Decima Flottiglia Mas, agli ordini del comandante Junio Valerio Borghese. Prima di arruolarsi era stata una giovane appassionata di arte e letteratura, aveva anche scritto un’opera teatrale, Il richiamo del cuore, dedicata alla storia di una famiglia siciliana sotto i bombardamenti americani. La fine del conflitto mondiale, oltre a tante incertezze − condivise con il resto degli italiani − le “regalò” anche un periodo di detenzione nei campi di concentramento allestiti dagli angloamericani a Terni e Spoleto. Nel libro scritto dallo storico Luciano Garibaldi, Le soldatesse di Mussolini (Mursia), tra i più toccanti ricordi di guerra c’è un affresco di umanità che la riguarda, una pagina di un’umanità perduta che torna a comporre la memoria nazionale. “Raffaella Duelli, ausiliaria della Decima Mas − scrive il giornalista romano − bambolotto di pezza azzurra, compagno delle notti infantili”, ha raccontato che “quando i colpi delle mitragliatrici si facevano vicini i ragazzi ci coprivano con il loro corpo, poi si alzavano, scusandosi, rossi in volto”. Donne e uomini si stringevano gli uni agli altri, le mani nelle mani, ma in quegli abbracci e in quelle carezze di guerra non c’era sesso”. “Con Silvana Millefiorini del Battaglione Lupo, ci siamo dedicati alla ricerca dei soldati italiani dispersi sul fronte di Nettuno e Anzio. Tante mamme – racconta con trasporto la Duelli − ci chiedevano notizie dei propri figli, caduti in guerra. Ambivamo a dare loro una tomba sulla quale portare fiori, insieme alla creazione di un luogo nel quale fosse testimoniato l’eroismo di chi ha combattuto per difendere il suolo patrio”. Con questi intenti è sorto il Campo della Memoria di Nettuno, un sacrario militare, nel quale riposano sessantatre militari e nove eroi senza medaglia, combattenti sul fronte laziale per i quali non è stato possibile compiere alcun riconoscimento. Nel 2005 Raffaella Duelli ha ricevuto il Premio Luciano Cirri per l’impegno sociale, con la seguente motivazione: “Per la pietà cristiana, la passione patriottica, il coraggio e la generosità dimostrate nell’opera volontariamente intrapresa di ricercare, ricomporre, identificare i miseri resti dei Caduti italiani e dar loro una degna e onorata sepoltura”. C’è un filo rosso che lega queste esperienze, una traccia comune salda storie così diverse, quella di guerra e quella di pace, quella da ausiliaria della Decima e quella da assistente sociale di bambini disagiati. “Nell’opera di recupero delle salme dei combattenti e nella quotidiana attenzione per chi soffre − qualità essenziale nella mia professione − c’è la stessa forza dei valori. Quegli ideali di solidarietà e patriottismo che animavano la mia prima giovinezza li ho trasferiti nell’impegno per i bambini delle periferie romane. Una certa idea della patria non può essere disgiunta da quella di solidarietà e di giustizia sociale”. I suoi ricordi attraversano in lungo e in largo l’ultimo secolo. L’ex ausiliaria li ha raccolti in un libro ormai introvabile, Ma nonna, tu che hai fatto la guerra… (Edizioni Ter), nel quale racconta il suo percorso ideale alla nipotina [nel libro citato sono pubblicate solo una parte delle memorie dell’autrice, presentate integralmente nel presente libro, NdE]. Passione civile e politica sembrano saldarsi: “Quando ero maestra − racconta con un filo di emozione − a Santa Maria di Pugliano organizzai per i miei studenti una gita a Roma. Erano ragazzi di famiglie povere, ma esprimevano un profondo rispetto per gli insegnanti, donando loro mele e uova, una parte di quel poco che costituiva un tipico menù familiare del dopoguerra. Solo immaginando le attese per la giornata romana provo delle emozioni particolari, le stesse che hanno riempito il mio cuore quando con i miei studenti camminammo sotto le navate di San Pietro, o per i viali del Giardino Zoologico. Per loro era una gioia immensa, una favola, e quando arrivammo attraverso l’Ostiense al mare, erano così felici che applaudivano entusiasti. In quel frangente non abbiamo potuto non piangere”. Negli occhi di Raffaella restano anche le attestazioni di affetto che ha ricevuto in tanti anni da bambini disagiati e dalle famiglie povere dell’immensa periferia romana. “Ricordo il servizio svolto nel recuperare e assistere gli sbaraccati dell’Idroscalo. E tuttora ricevo visite e lettere da famiglie che ho aiutato. Nel dopoguerra, dopo aver pagato un dazio pesante all’aver combattuto dalla parte giusta, ma perdendo la guerra, non ho scelto di fare politica in un partito, pur votando MSI − partito di cui eravamo stati fondatori, partecipando alle prime riunioni con Enzo Erra e Giorgio Almirante − fin dal 1951, quando ho riacquistato i diritti politici. Il volontariato, la scelta di schierarmi in prima linea a difesa dei poveri e degli emarginati, è stata una valutazione politica, un modo per far rivivere gli ideali nei quali credo anche nel la quotidianità, nella professione che ho svolto per una vita”. Una vita dedicata a donare il proprio cuore ai deboli, agli esclusi e all’Italia.
Michele De Feudis
Articolo apparso sulla rivista Charta Minuta, aprile 2008.

martedì 7 luglio 2009

Ultima gara del trofeo Full Metal Jacket 2009


12 Luglio 2009: Gara conclusiva e Consegna Trofei del riuscitissimo Trofeo FMJ 2009, che vede la nostra Associazione ITALIA come uno degli sponsor!

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Sponsor del Trofeo 2009:

Armi Magazine; Critam F.lli Drago; Associazione Italia; Euroarms Italia; Autoemòcion; Mary Flor

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- REGOLAMENTO -

Limitazioni alla partecipazione: sono ammessi tutti i cacciatori e tiratori muniti di idoneo porto d’armi in corso di validità e di assicurazione. Ciascun partecipante nel sottoscrivere l’iscrizione si assume ogni responsabilità conseguente alla prova di tiro, ed è tenuto a prendere visione del presente regolamento e delle norme vigenti del poligono, sollevando con ciò l’organizzazione.

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GARE EX –ORDINANZA



Sono ammessi tutti i fucili tipo ordinanza nella configurazione in cui sono stati adottati a tutt'oggi da un esercito regolare nazionale o da forze di polizia. Devono essere completi di ogni loro parte e avere il calibro conforme a quanto previsto dal Catalogo nazionale italiano.

Devono essere conformi all'originale in ogni loro parte compreso il calibro e, dove ammessa, l'ottica originale o replica dell’originale (con un massimo di 6,5 ingrandimenti) e i relativi attacchi.

Sono ammesse: la sostituzione o l'intubatura della canna purché identica nel calibro, nel materiale e nelle dimensioni a quella originale; la sostituzione del calcio purché identico nella forma, nel materiale e nelle dimensioni a quello originale; l'accuratizzazione dello scatto che deve essere costituito da parti originali e deve avere un carico di trazione minimo di 1.300 grammi, la trasformazione in semiauto.

Sono espressamente vietate prolunghe paraluce anteriori sull'ottica, bindelle, calcioli e guanciali se non pertinenti all'arma originale. Sono esclusi altresì puntamenti ottici ad ingrandimento, punti luminosi elettronici e/o elettrici, red-dot, ecc.

Tale disciplina sarà suddivisa in quattro categorie:

C1: fucili ex ordinanza a ripetizione ordinaria con mire metalliche o tattiche (esclusa qualsiasi mira ottica)

C2: fucili ex ordinanza a ripetizione ordinaria con ottica (max 6,5 ingrandimenti)

C3: fucili ex ordinanza semiautomatici con mire metalliche o tattiche (esclusa qualsiasi mira ottica)

C4: fucili ex ordinanza semiautomatici con ottica (max 6,5 ingrandimenti)

BERSAGLI e numero di colpi :

Si sparano 10 colpi per rompere o abbattere 10 bersagli posizionati a distanze variabili tra mt 50 e 100 (vedasi anche paragrafo “Posizione di sparo”) nel tempo limite di 5 minuti. I colpi saranno alimentati dal caricatore, A parità di bersagli abbattuti si valuterà il tempo complessivo impiegato, conteggiato tra il “Via” dato dal Direttore di tiro e lo “Stop” dato dallo sparo del decimo colpo.

POSIZIONE DI SPARO :

Dei 10 colpi 5 dovranno essere sparati dalla posizione in piedi (il tiratore sarà in posizione eretta senza nessun appoggio; è ammesso l’ausilio della bretella purché originale o replica dell'originale) e 5 da quella in ginocchio (come da illustrazione: con arma imbracciata, un ginocchio a terra allineato con il tallone del piede avanzato, gomito chiuso sul ginocchio; è ammesso sedersi sul tallone del piede arretrato; è ammesso l’ausilio della bretella purché originale o replica dell'originale). Nelle categorie a mire metalliche o tattiche, rimane escluso l’utilizzo di lenti, puntamenti ottici ad ingrandimento, punti luminosi elettronici e/o elettrici, red-dot, ed in ogni caso sono escluse mire non conformi a quelle originariamente montate sull’arma d’ordinanza. Tutti i colpi saranno effettuati dalla stessa postazione. I direttori di tiro verificheranno l'esatto numero di colpi sparati contrassegnandoli nella scheda di tiro e certificheranno il tempo complessivo di durata della prova. Tale servizio potrà essere svolto, a richiesta del Direttore di gara, con l’ausilio di tiratori momentaneamente liberi che avranno funzioni ausiliarie di contacolpi.

GARE CACCIATORI (caccia, sport, cinghiale)

Tale disciplina sarà suddivisa in tre categorie:

Caccia : Sono ammesse tutte le armi da caccia a canna rigata di serie esclusivamente in calibro consentito dalle leggi venatorie vigenti (art.13, comma 1 L.157/92). Le carabine potranno essere provviste di ottiche a non più di otto ingrandimenti (nel caso di ottica ad ingrandimento variabile, essa sarà sigillata al valore consentito), ed il peso totale dell’arma non può oltrepassare i kg. 4,8. I colpi dovranno essere alimentati dal caricatore. L’uso dello stecher è ammesso, la canna in volata dovrà essere minore o uguale a 17 mm, con profilo conico costante, pertanto sono escluse le armi che presentano un diametro di volata superiore a 17 mm, fatta eccezione per le armi semiautomatiche dotate di spegnifiamma o freno di bocca.

Sport : sono ammesse tutte le armi a canna rigata a percussione centrale senza limitazione di peso, calibro ed ottica. L’uso dello stecher è permesso.

Cinghiale : Sono ammessi tutti i fucili a canna liscia a percussione centrale; i calibri consentiti sono tutti quelli ammessi per caccia (comma 1 Legge 157/92), con utilizzo esclusivo di mire metalliche (esclusi quindi: puntamenti ottici ad ingrandimento, punti luminosi elettronici e/o elettrici, diottre a regolazione micrometrica). Sono ammesse invece le fibre ottiche e le mire tattiche. Potranno essere utilizzate solo munizioni a palla.

BERSAGLI e numero di colpi :

Nelle categorie CACCIA, su bersaglio tipo “Hunter 200mt”, e SPORT su bersaglio tipo “Hunter 100mt”, si sparano due colpi per barilotto numerato da 1 a 5 del bersaglio con tiri a piacere di prova sul sesto barilotto. Per il punteggio di gara si sommano i punteggi dei dieci colpi sui cinque barilotti di gara. A parità di punteggio si intenderà migliore il punteggio effettuato nella prima prova di gara rispetto a quella effettuata nei rientri; in caso di nuova parità si conteranno le mouches ed in caso di ulteriore parità si calcoleranno le minori distanze dal centro di ciascun tiro. In caso di tiri su uno stesso barilotto oltre i consentiti, verranno conteggiati i peggiori due. Nessun limite di colpi per la prima prova di tiro, limite di 20 colpi per i rientri.

Nella categoria CINGHIALE si sparano numero cinque colpi sul bersaglio tipo “sagoma di cinghiale". Saranno conteggiati i migliori 3 colpi. A parità di punteggio si intenderà migliore il punteggio effettuato nella prima prova di gara rispetto a quella effettuata nei rientri. In caso di nuova parità si conteranno le mouches ed in caso di ulteriore parità verrà misurata la migliore rosata.

MODALITA’ DI TIRO:

Distanza :

Categorie Caccia e Sport: mt. 100

Categoria Cinghiale: mt. 50

TEMPO A DISPOSIZIONE :

15 minuti a prova, per le categorie Caccia e Sport, tiri di prova compresi.

5 minuti per la categoria Cinghiale

POSIZIONE DI SPARO :

CAT. CACCIA e SPORT: si spara da seduti; è consentito l'appoggio della parte anteriore del fucile (asta) su un appoggio fornito dal poligono, o, se l’arma ne è fornita, è consentito l'impiego del bipiede. Non è consentito, invece, alcun tipo di appoggio rigido nella parte posteriore del calcio.

CAT. CINGHIALE: si spara in piedi a braccia libere. Nessun appoggio è consentito e non è consentito l’uso di cinghie o bretelle. E’ escluso l’utilizzo di lenti, puntamenti ottici ad ingrandimento, punti luminosi elettronici e/o elettrici, diottre a regolazione micrometrica). Sono ammesse invece le fibre ottiche e le mire tattiche.

Norme comuni di partecipazione
- I concorrenti dovranno effettuare la gara muniti di tappi o cuffie e occhiali da tiro.
- Ai fini di consentire a tutti una partecipazione sportiva all'evento è vietato l'uso di giacche e guanti da tiro.
- I partecipanti dovranno lasciare le armi sulla postazione scariche ed a otturatore aperto.
- I tiratori di ciascuna categoria sono tenuti a mettere a disposizione la carabina utilizzata per la gara, qualora i direttori di tiro la richiedano per un controllo di conformità.

- I tiratori che nel corso della gara saranno sorpresi in flagrante a disattendere il regolamento o che terranno un comportamento pericoloso per l'incolumità altrui, saranno penalizzati, ad

insindacabile giudizio della Direzione di gara, mediante la sottrazione di punti (da 1 a 3) dal miglior punteggio realizzato o, per gravi con casi o per reiterato comportamento irregolare,

saranno espulsi dalla classifica;

- Sulla linea di tiro si dovranno seguire scrupolosamente le istruzioni del Direttore di tiro.
- Il Regolamento costituisce lex specialis della gara e non fa riferimento a nessun altro regolamento: i partecipanti, all'atto dell'iscrizione, ne accettano i termini e si impegnano a rispettarlo -
Eventuali controversie saranno valutate dalla Direzione di Gara e da questa risolte. Le decisioni del Direttore di gara saranno inappellabili.
- Il controllo delle armi sarà effettuato sistematicamente sui primi tre classificati di ogni gruppo e nel caso in cui l'identificazione dell'arma crei dubbi, sarà onere del tiratore dimostrare la
commercializzazione o l'eventuale adozione della stessa da parte di reparti militari o paramilitari, esibendo la relativa documentazione (manuali, libri, riviste del settore, dichiarazione del
costruttore o importatore).
- L'arma può essere prestata ad altro tiratore, salvo che la stessa non sia impiegata in turni di tiro consecutivi.
- Il colpo si intende effettivamente sparato solo le l'ogiva è stata espulsa dal vivo di volata.
- Turni e postazioni di tiro saranno stabiliti dalla direzione di tiro e non possono essere cambiati. I tiratori mancini dovranno segnalare tale loro condizione alla direzione di tiro all’atto dell’iscrizione.

- Prima del segnale di "fine" dato dal direttore di tiro, in ciascuna sessione di gara nessun tiratore potrà abbandonare la propria postazione né potrà compiere atti che possano recare disturbo
agli altri tiratori.
- Durante ciascuna sessione di gara, qualsiasi problema o malfunzionamento o segnalazione potrà essere fatta al direttore di tiro, richiamandone l'attenzione sollevando un braccio. Il direttore
di tiro, ove lo ritenesse necessario, potrà sospendere la sessione di tiro che verrà ripresa non appena ritenuto opportuno, ricalcolando il tempo residuo della sessione e notiziandone i tiratori.
- Per nessuna ragione è ammessa la sostituzione di un'arma dopo l'inizio della sessione di tiro.

MUNIZIONI: saranno ammesse le munizioni ricaricate ed utilizzate personalmente dai singoli tiratori, con assunzione di responsabilità inerente alla propria ed altrui incolumità personale, degli eventuali danni causati alla struttura e comunque tutto ciò inerente alla responsabilità civile e penale per comportamenti colposi e/o dolosi causati dall’imprudenza o imperizia (autocertificazione allegata). Per coloro invece che intendessero utilizzare munizionamento originale, su richiesta ed alla conclusione della manifestazione, sarà possibile documentare uno scarico ufficiale di munizionamento.

DOCUMENTI : i partecipanti dovranno essere muniti di porto d’armi uso caccia in corso di validità ivi compresa la polizza assicurativa, o di porto d’armi uso tiro a volo e/o difesa personale, entrambi in corso di validità con l’iscrizione per l’anno in corso ad un poligono autorizzato e comunque muniti di assicurazione personale (vedi autocertificazione).

Responsabilità mediche: Ogni concorrente gareggerà consapevole del proprio stato fisico e del proprio livello di allenamento: non sono previsti esami medici prima dell’inizio della gara. Il direttore di tiro ha la facoltà insindacabile di fermare un concorrente quando, per ragioni di sicurezza, lo reputi non idoneo al prosieguo della gara.

Condizioni atmosferiche: La competizione si svolgerà in qualsiasi condizione di tempo. La commissione organizzatrice potrà sospendere la gara in caso di condizioni di tempo particolarmente avverso, qualora questo pregiudichi la sicurezza dei tiratori.

Direzione di gara:. La commissione organizzatrice ha la facoltà di modificare, se necessario, i termini della la gara ed il computo dei punti. I concorrenti sono tenuti a seguire le indicazioni del giudice di tiro e dei coordinatori della gara.

Penalizzazioni: Il direttore di tiro può penalizzare il concorrente per comportamento che danneggi la prestazione di altro concorrente o il normale svolgimento della gara o che violi il presente regolamento o per aver disatteso le istruzioni della direzione di gara. La penalizzazione sarà effettuata mediante la sottrazione di uno, due o tre punti (in proporzione alla gravità del comportamento) dal punteggio ottenuto nella prova di tiro.

Squalifica: Il direttore di tiro può squalificare il concorrente per comportamento pericoloso. La commissione organizzatrice, anche su segnalazione del Presidente del poligono e del direttore di Gara, può squalificare il concorrente per aver maneggiato delle armi al di fuori della zona di sicurezza e per infrazione alle regole del poligono. Il concorrente squalificato viene escluso dalle classifiche e non ha diritto al rimborso della quota di iscrizione.

Ricorsi: I ricorsi dovranno essere presentati per scritto alla Direzione di Gara dietro pagamento di una cauzione di euro 20 che verrà restituita unicamente in caso di accoglimento del ricorso, entro il giorno stesso della gara. Le contestazioni saranno esaminate dalla Giuria al termine della gara.



PROGRAMMA E ORARI

8,30 – 9,20 = Prove libere

9,30 – 13,00 = Gara

13,00 – 14,30 = Pausa pranzo (sarà possibile pranzare sul posto con prenotazione)

14,00 – 14,40 = Prove libere

15,00 – 18,00 = Gara

18,15 = Premiazione

ISCRIZIONI:

€ 12,00 per categoria, € 10.00 per rientro (possono essere effettuati rientri dallo stesso tiratore purché l’iscrizione avvenga entro le ore 16,30).



Parte del ricavato del Trofeo verrà donato alla Fondazione I.O.M. che ha sede presso l’Istituto Oncologico Mediterraneo di Viagrande. Sarà possibile contribuire anche individualmente con donazioni aggiuntive. Quanto raccolto verrà consegnato alla Fondazione IOM durante la premiazione finale



PREMI (**)

Per ogni singola gara :

1° / 2° / 3° / 4° / 5° classificato: COPPE o equivalenti PREMI IN CERAMICA e pergamene. Tra gli atleti non premiati sarà estratto in sorteggio un ABBONAMENTO annuale alla rivista "Armi Magazine" ed altri premi offerti dagli sponsor.



TROFEO FINALE :

A conclusione delle tornate di gara una Giuria appositamente costituita deciderà l’attribuzione dei Trofei finali ai concorrenti che, oltre ad aver ottenuto i punteggi più alti, si saranno distinti per una particolare prestazione sportiva eccezionale o per un comportamento esemplare, meritevole di valutazione, con riferimento all’intero svolgimento delle gare del calendario Marzo/Giugno 2009.

I criteri di valutazione di cui la Giuria dovrà tenere conto sono:

1) la somma dei punteggi e/o dei risultati conseguiti in due gare su tre di ciascuna categoria;

2) eventuali prestazioni sportive eccezionali

3) comportamenti denotanti alto senso di lealtà e sportività

Concorreranno all'aggiudicazione dei premi del Trofeo "Full Metal Jacket 2009" solo i tiratori che avranno partecipato ad almeno due gare di una stessa categoria e che si saranno piazzati almeno una volta nei primi cinque posti in una delle categoria di gara del torneo. Segnalazioni utili all’attribuzione dei premi potranno essere fatte dai direttori di tiro, dai giudici di gara, dai componenti dell’organizzazione e da un numero di almeno 3 partecipanti al torneo

La Giuria, composta da almeno 5 giurati, sarà composta da:

- Petta Salvatore – per la Full Metal Jacket

- Pernice Francesco – per l’ATS Sicilia

- Lombardi Andrea – editore, esperto di cultura storia militare - (Genova)

- Balbo Lucio Michele– oplologo (Brescia)

- Rotellini Gianfederico, avvocato - esperto di diritto delle armi (Roma)

- Denti Ettore - amministratore delegato di Salute Sicilia (Catania)

I premi attribuiti dalla Giuria saranno consegnati in data 12 Luglio 2009 in occasione di un'ulteriore gara-trofeo monomarca, durante la quale i concorrenti disputeranno una prova con arma uguale per tutti (che sarà data in premio al vincitore) e munizioni fornite dall'organizzazione. Il regolamento di questa gara è pubblicizzato su questo sito e disponibile presso il campo di tiro ATS di Caltagirone e le sedi degli sponsor.



Saranno attribuiti i seguenti Trofei:

Trofeo "Full Metal Jacket 2009": al miglior Tiratore nella disciplina Ex-Ordinanza

PREMI + Facoltà di fregiarsi del titolo di "Full Metal Jacket Top Shooter 2009"

Trofeo “ATS Sicilia 2009” al miglior Tiratore nella disciplina Cacciatori

PREMI + Facoltà di fregiarsi del titolo di " ATS Sicilia Top Shooter 2009"

Trofeo DUE NAZIONI: al migliore atleta straniero

PREMI + Facoltà di fregiarsi del titolo di "Two Nations Top Shooter 2009"

Premio Lady 2009: alla migliore atleta partecipante

PREMI + Facoltà di fregiarsi del titolo di "Lady Shooter 2009"

Altri Premi che la Giuria attribuira' per motivate ragioni, tra cui:

- Tumbler Frankford Arsenal (vibropulitrice per bossoli)

- Orologio / bussola digitale Trekman V compass konus

- Orologio digitale multifunzione Trekman-6 Konus

- cardiofrequenzimetro e computer da bicicletta Kardiobike KONUS

- Fornello a gas da campeggio infrarosso all-in-one

- borsa mimetica caccia e tiro

- torcia xenon nex-torch t9 90 minuti 110 lumen

lunedì 1 giugno 2009

ITALIA, ANMI Como e Gruppo Leone di San Marco alla Militalia









ITALIA, ANMI Como e Gruppo Leone di San Marco alla Militalia, maggio 2009.
Un grande ringraziamento a tutti i convenuti!

mercoledì 27 maggio 2009

La MOVM Luigi Ferraro e il Gruppo Gamma "Licio Visintini"



Riceviamo da Paolo Ferraro, uno dei figli della M.O.V.M. Luigi Ferraro, la seguente precisazione, che siamo felicissimi di pubblicare:

Ho letto sul vostro sito, nel capitolo "La Divisione Decima" il seguente paragrafo:

"Il Gruppo “Gamma” “Licio Visintini”. L’8 settembre 1943 non si sciolse e passò interamente alla R.S.I. Dal novembre 1943 fu a Valdagno (VC). Molte furono le azioni coronate da successo degli informatori-sabotatori del gruppo. Alla fine delle ostilità il gruppo, asseragliato nella caserma di Valdagno al comando del Ten. Luigi Ferraro, rimase in armi fino al 28 maggio 1945, dopo di che si arrese con l’onore delle armi".

Asseragliato è aggettivo utilizzato generalmente per definire una situazione di difesa di un sito assediato o pressato da forze nemiche che ne impediscono la libertà di azione e non definisce la reale situazione del Gruppo a Valdagno. Riporto da “Decima Flottiglia Nostra” di Sergio Nesi – Ed. Mursia il seguente testo che le potrà fornire informazioni più precise.

"Perduta la guerra, Ferraro ne continuò un'altra, fino alla sconfitta finale nel 1945, senza uccidere mai nessuno, senza mai sparare un colpo contro altri italiani e anzi, d'accordo coi partigiani che in teoria erano suoi nemici, salvando uomini e importanti insediamenti industriali dalla rappresaglia nazista.Il Gruppo “Gamma” “Licio Visintini” cui Ferraro apparteneva non si sciolse l’8 settembre 1943 e passò interamente alla R.S.I. Dal novembre 1943 fu a Valdagno (Vicenza). Nel gennaio 1945 il «Gruppo Gamma» fu suddiviso in diverse Squadre, che avrebbero dovuto operare al di là delle linee per effettuare sabotaggi a mano a mano che il fronte avanzava. Nell'aprile del 1945 alcune di queste Squadre erano già dislocate nelle zone in cui si prevedeva che dovessero operare. A Valdagno era rimasto il Comando con Ferraro ed una quarantina di uomini. Il Comandante Wolk aveva ricevuto altro incarico e si era trasferito a Venezia.Nella zona agiva una brigata partigiana denominata «Stella », che non attaccò mai gli alloggiamenti dei «Gamma », ma anzi stabili con Ferraro ed i suoi uomini un modus vivendi, richiedendo spesso l'intervento diretto del Comandante della «Decima» nei riguardi dei tedeschi per evitare inutili distruzioni e morti."

Sulla conclusione bellica dopo il 25 aprile mio Padre racconta:

«Tutto il materiale della Marina lo inviai a La Spezia, dove fu regolarmente consegnato. Il restante materiale lo consegnai all' Amministrazione comunale. Alla fine, rimasi veramente solo, dopo avere mandato a casa il personale gradualmente. Alla fine di maggio, quando tutto fini, ci siamo abbracciati e salutati e sono partito per Bergamo ove risiedeva la mia famiglia.Quando tutti gli uomini erano già alle loro case, cominciai a sentire notizie che ne avevano arrestato uno qua, uno là. Andai allora a Venezia al Comando alleato per fare le mie rimostranze. Da quel Comando furono inviati dispacci a tutte le polizie, per cui gli arrestati vennero immediatamente rilasciati».

Quindi mi sembra evidente che non fu una resa e conseguentemente non ci fu resa con onore delle armi. Infine, solo per precisione, quando era Vice-Comandante del Gruppo Visintini, aveva il grado militare di Sottotenente di Vascello.

Le sarei grato se volesse essere così cortese da correggere il suo sito che per altro è interessante ed accurato. Le segnalo il sito ufficiale dedicato a mio padre http://www.luigiferraro.it/ su cui può trovare maggiori informazioni.
______________

L'Associazione ITALIA ringrazia Paolo Ferraro per la precisazione e per i complimenti, e incoraggiamo i naviganti... in internet a visitare il sito www.luigiferraro.it , dedicato a questo grande italiano.

lunedì 25 maggio 2009

NUOVO: I pilastri del Romano Impero - Le Camicie Nere in AO, 1935-1936 di Pierluigi Romeo di Colloredo



La Conquista dell'Impero segnò il battesimo del fuoco della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. Per la prima volta grandi unità di Camicie Nere furono impiegate organicamente in combattimento, a sottolineare il significato politico che il Regime voleva dare alla guerra. Questo libro inquadra l’impiego delle unità della MVSN nel quadro degli avvenimenti militari della guerra d’Etiopia del 1935-1936. Il maggior momento di gloria delle Camicie Nere, ed il più propagandato, fu la cosiddetta Prima Battaglia del Tembien, che vide il maggior sforzo offensivo etiopico, con le forze abissine in procinto di aprirsi la strada di Macallè. Solo la resistenza di Passo Uarieu riuscì ad arginare prima, ed a respingere poi, la minaccia. Il presente studio analizza quindi la conquista dell’Amba Uork, la battaglia dello Scirè, la presa dell’Amba Aradam, Mai Ceu e la caduta di Addis Abeba, senza trascurare l’impiego della M.V.S.N. sul fronte somalo, la Coorte della Milizia Forestale, e le Milizie Speciali in Africa Orientale. Nelle appendici sono riportati brani delle lettere del Capomanipolo Medico Luigi Chiavellati, Medaglia d’Oro alla memoria, il memoriale segreto sulla battaglia preparato per Mussolini dal sottosegretario alla Guerra Generale Baistrocchi, il diario del Centurione Romolo Galassi, caduto sull’Amba Uork, gli organigrammi e le motivazioni delle decorazioni a reparti ed a combattenti della M.V.S.N. per gli eventi trattati. Il testo è integrato da rare e inedite fotografie di CC.NN. in azione, mappe e tavole a colori che ritraggono i luoghi dei combattimenti.




f.to 14x21, 278 pagine, 61 foto b/n, molte inedite, 6 tav. di foto Then and Now a colori, 13 mappe. Euro 28,00

NUOVO: Von Senger - Un uomo, un generale. Di Giuseppe Trulli



Von Senger - Un uomo,un generale
di Giuseppe Trulli

Il Generale Fridolin von Senger und Etterlin (1891-1963), durante la seconda guerra mondiale, comandò unità corazzate nella Campagna di Francia e in Russia, partecipando nell’inverno 1942-1943 al drammatico tentativo di liberare la 6ª Armata accerchiata a Stalingrado. Nel settembre 1943 diresse l’evacuazione delle truppe tedesche in Sardegna e Corsica, dove si rifiutò di passare per le armi 200 ufficiali italiani fatti prigionieri, contravvenendo ad un preciso ordine di Hitler. Ma fu al comando del XIV Panzerkorps che von Senger passò alla storia come uno dei migliori comandanti tedeschi del conflitto, tenendo inchiodati a Cassino americani, inglesi, polacchi, neozelandesi, indiani, marocchini e altre truppe, ostacolando per mesi l’avanzata Alleata in Italia. Fece quanto gli fu possibile per impedire la distruzione dell’Abbazia di Montecassino ed ebbe una parte di rilievo nel porre in salvo i tesori artistici e storici del celebre monastero benedettino. Fu un antihitleriano convinto, ma compì il suo dovere di soldato fino in fondo, vivendo il terribile conflitto tra l’ubbidienza al giuramento e la propria coscienza di fervente cattolico, e servendo la professione militare con dignitosa rassegnazione, con lealtà verso la patria, nel rispetto, per quanto gli fu possibile, dei supremi diritti umani.Sono incluse foto inedite del Generale von Senger und Etterlin di proprietà della famiglia, lo stato di servizio e le note sul suo comportamento redatte dal Capo di Stato Maggiore del XIV Panzerkorps, e altre foto, testimonianze e documenti inediti, tra cui gli estratti di un importante epistolario del Generale.


196 pag., brossura f.to 14x21, 100 foto b/n, 6 tavole di foto Then and now a colori, 4 cartine. Euro 22,00.

lunedì 18 maggio 2009

ITALIA e Sezione Storica del Gruppo Nazionale Leone di San Marco alla Militalia di Novegro


ITALIA sarà presente come al solito alla...

Sabato 30 e domenica 31 maggio, si svolge l'edizione primaverile di MILITALIA, la più importante fiera di collezionismo storico-militare, che dà appuntamento a tutti i visitatori, appassionati e non, con importanti iniziative per la sua 45° edizione:

  • Uomini in Armi - raduno di Gruppi di rievocazione Storica militare
  • Concorso Modellistico "Euro Models" 2009 – concorso modellistico e tavoli dimostrativi
  • Special Guest: l’Aeronautica Militare

Nel padiglione centrale si svolge il consueto mercato di militaria antica e moderna: il più importante d’Europa con uniformi militari, copricapo, stemmi, medaglie, cartoline, bandiere, distintivi, ordini cavallereschi, gagliardetti, ecc...

Tra le iniziative collaterali il concorso di modellismo denominato "Euro Models 2009” a cura del Mediolanum Modelling Club, integrato da tavoli dimostrativi di modellismo e wargames a cura del CSI.

Ampio anche lo spazio appositamente dedicato al Soft-air, con l’allestimento del poligono di tiro per gli appassionati e la possibilità per i vari club e coordinamenti di farsi conoscere al grande pubblico; decine gli espositori del settore.

MILITALIA, con i suoi 280 espositori è il più importante appuntamento con la storia d'epoca e moderna e ha previsto anche la presenza di numerose ditte e artigiani di importanza nazionale specializzati nel settore modellistico, oltre ad un settore di editoria estremamente vario e completo, con i più importanti editori e distributori a livello nazionale, senza dimenticare la presenza di Associazioni d'Arma e Club di settore.

Come di consueto l'edizione di maggio prevede la presenza di un ospite: l’Aeronautica Militare, che presenta al pubblico sia le attuali attività che un'esaustiva panoramica di uniformi ed equipaggiamenti del passato.

Saremo felici di ospitare la Sezione Storica del Gruppo Nazionale Leone di San Marco, ed esporremo 8 manichini con le uniformi del San Marco dal 1965 al 2009, grazie all'ANMI di Como, che ringraziamo.

lunedì 27 aprile 2009

sabato 25 aprile 2009

Commemorazione San Marco, Altare, 2009















Una manifestazione bellissima!

Presenti il sindaco di Altare, il Dottor Genta, e, in rappresentanza del Ministro La Russa, il Senatore Pierfrancesco Gamba: entrambi hanno posto in evidenza nei loro discorsi il dovere di ricordare tutti i Caduti, e come dopo più di 60 anni dalla fine dei combattimenti, tutti gli italiani debbano sentirsi uniti.

Il Senatore Gamba si faceva poi ambasciatore di uno scritto del Ministro La Russa, che ribadiva questi temi, rammaricandosi di non essere presente al Cimitero delle Croci Bianche tra i Marò della San Marco, per commemorare i loro Caduti.

Come l'anno scorso, abbiamo partecipato alla commemorazione indossando le uniformi storiche della Divisione San Marco, raccogliendo tra i veterani un entusiasmo raramente visto negli anni di partecipazione a molti raduni e commemorazioni: i Marò della San Marco ci hanno trasmesso un affetto sincero e immediato, facendoci sentire non dei "giovani" tra dei veterani, ma solamente dei Marò tra altri Marò. Non ci era mai successo che questo cameratismo, questo entusiasmo, si trasmettesse in maniera così spontanea e immediata, nonostante le generazioni che ci separano. Voglio ringraziare in particolare il Segretario Abriani, Moro e suo figlio Massimo, Azzarà e la sua affettuosa moglie, Verga e consorte, e tutti gli altri che ad un certo punto ci hanno letteralmente circondato per salutarci e comunicarci la loro felicità e anche sorpresa nello "specchiarsi" dopo 60 anni rivedendo le loro divise grigioverdi (era presente anche il buon Nardin, "Gamma"della Xa, che ci ha guardato stupefatto, dicendoci contento: "sembrate me!").

Sarà lo spirito di corpo tipico dei Marinai, sarà stato l'addestramento in Germania della Grande Unità che ha forgiato nei Marò meritevoli un indelebile attaccamento alla Divisione e non ai singoli reparti o comandanti, ma dubito che tale esprit de corps sia superato da altre unità.
Era presente poi la figlia del Generale Farina, che deponendo una corona in memoria del padre, in un momento veramente toccante, passava accarezzando i labari e le bandiere, baciando poi quella italiana.

Attimi ai quali si assiste volendo che divenissero eterni. E forse, lo rimangono.

Indimenticabile.

Un grazie ai veterani della San Marco, alle autorità e alle Associazioni convenute, e all'organizzatore Nicola Tropeano, Gruppo Leone di San Marco.

venerdì 24 aprile 2009

ITALIA su Storia del Novecento, n.95





Due foto della nostra partecipazione alla Commemorazione dei Caduti della San Marco ad Altare, 2008, sul mensile Storia del Novecento.

Grazie a Mauro per le foto!

giovedì 9 aprile 2009

Commemorazione Caduti Divisione FM San Marco - Altare 25 aprile 2009



La cerimonia si terrà ad Altare alle ore 11.00 del 25 aprile 2009, parteciperanno delegazioni delle Associazioni d'arma e di veterani, e l'Associazione ITALIA sarà felice di intervenire.

lunedì 6 aprile 2009

Grande successo all'inaugurazione del Centro Studi Militari RSI di Latina



Oltre a Massimo Filippini e Daniele Lembo, erano presenti anche Nino Arena, Pietro Cappellari e Stefano Savino...

Inoltre per le istituzioni: Il Sen. Ciarrapico, l'On. Teodoro Buontempo, una buona parte del Consiglio Comunale e
tutti i Dirigenti dei Musei di Latina...
Hanno partecipato all'inaugurazione circa 300 persone...

lunedì 30 marzo 2009

Inaugurazione Centro Studi Militari RSI Latina



Sabato 4 aprile 2009 alle ore 11.30, a Latina, presso il Museo Duilio Cambellotti, ex Opera Balilla, in Piazza San Marco, verrà inaugurato il Centro Studi Militari e Testimonianze dedicato al periodo storico 1943-1945, con particolare riferimento al territorio limitrofo al “fronte di Nettuno” e allo sbarco di Anzio, che nel 1944 fu teatro di importanti eventi storici e bellici.
Il Centro Studi, realizzato dall'Unione Nazionale Combattenti R.S.I. - Continuità Ideale, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Latina, si pone l'obbiettivo di divenire in breve tempo punto di riferimento per le ricerche storiche sul periodo sopra indicato, soprattutto riguardo alla raccolta e all'archiviazione di memorie, diari e interviste scritte o audiovisive, di chi fu protagonista e testimone di quei seicento giorni.
Il Comitato Scientifico del Centro sarà a disposizione per consultazioni, ricerche, tesi di laurea e altro, con materiali d'epoca, cimeli, documenti, foto e filmati.
Il Centro dispone inoltre di una biblioteca storica composta da circa 2.000 volumi.
Ringraziamo fin d'ora per la gentile partecipazione tutti coloro che vorranno intervenire.
C.S.M. R.S.I. Latina & U.N.C.R.S.I.
L'Associazione ITALIA, felice di collaborare con il neonato CSM RSI, esporrà alcune divise della Xa MAS e della Div. FM San Marco della RSI.

Documenti dal Campo della Memoria






Questi documenti eccezionali documentano il ritrovamento delle prime salme degli appartenenti al Barbarigo e delle altre unità della RSI e delle SS italiane ad opera della Aus.Sc. Raffaella Duelli e delle altre persone che la aiutarono nel primo dopoguerra.

Il Btg Fulmine a Tarnova della Selva...








... prima della battaglia...

Ringraziamo Riccardo Maculan per la scheda.

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Rara foto in divisa da Ufficiale della Regia Marina

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
A Nettuno, nel Btg. Barbarigo della Xa MAS

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Assieme ai suoi marò del Barbarigo

Decima MAS

Decima MAS
Ufficiali del Btg. Maestrale (poi Barbarigo): Tognoloni, Cencetti, Posio, Riondino...

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano
L'azione di Chiarello e Candiollo in copertina all'Illustrazione del Popolo del 19 marzo 1944