sabato 25 febbraio 2023

Giampiero Mughini recensisce su "il Foglio" il libro "AZOVSTAL", a cura di Andrea Lombardi




Dall'articolo:

[...] Due di quelle tre pile non so più neppure quali libri contengano, quelli della terza di tanto in tanto li prendo, li soppeso, li sfoglio. Su tutti non mi dava pace un libro in formato orizzontale edito da Italia Storica dal titolo Azovstal, il nome dato all’immensa acciaieria della città di Mariupol dov’è stata inumana la resistenza di alcune migliaia di soldati ucraini (per lo più appartenenti al Reggimento Azov) all’attacco di forze russe immensamente superiori. Una resistenza che è divenuta il simbolo di come a tutti i costi gli ucraini stanno contrastando la sfacciata aggressione dell’esercito putiniano. Quel libro me lo aveva mandato un paio di settimane fa Andrea Lombardi, gran adepto italiano della statura letteraria di Louis-Ferdinand Céline, e difatti Azovstal era accompagnato dall’edizione italiana di un libro di Dominique de Roux su Céline, solo che ne avevo già letto l’edizione francese. Lombardi mi pare sia piuttosto di destra, ciò di cui mi infischio altissimamente. C’è che a me piacciono il suo lavoro editoriale e la passione di cui è impregnato.

Azovstal è un libro pregevole sotto tutti gli aspetti. Graficamente elegante, accurato, indispensabile quanto all’essenzialità con cui ci informa e comunica. A farne da cuore sono le foto di Dmytro ‘Orest’ Kozatsky, il soldato/fotografo del Reggimento Azov. [...]


Grazie a Giampiero Mughini e alla Redazione da ITALIA Storica!

Per acquistare il libro:

venerdì 17 febbraio 2023

Nota sulla recente polemica relativa all'intitolazione alla MOVM Luigi Ferraro del porticciolo di Nervi



Apprendiamo dalla stampa come talune organizzazioni – sempre più marginali nel paese reale, peraltro – si siano schierate contro la recente conferma dell’intitolazione ai Pionieri della Subacquea Luigi Ferraro e Duilio Marcante del porticciolo di Nervi.

Ebbene, solo una faziosità politicamente interessata può portare a trattare alla stregua di un "criminale di guerra fascista" un uomo come Luigi Ferraro, entrato nella Regia Marina dopo un percorso comune a milioni di altri italiani nelle organizzazioni giovanili e paramilitari del Regime vigente nei suoi anni di formazione personale e sportiva, e distintosi nelle azioni militari contro il nemico di allora, sperimentando personalmente nuove tecniche di assalto subacqueo, e essendo decorato di quattro Medaglie d'Argento al Valor Militare per aver affondato da solo quale nuotatore d’assalto tre navi mercantili nemiche a Alessandretta in Turchia nel 1943, convertite nel dopoguerra dalla Repubblica Italiana attuale stessa in una Medaglia d'Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione:

«Volontario della specialità Gamma nei mezzi d'assalto della Marina militare, portava da solo a compimento quattro successive azioni contro quattro navi nemiche, di tre delle quali si è potuto accertare l'affondamento. Per le difficilissime condizioni dell'ambiente in cui ha dovuto operare e per la crescente vigilanza avversaria, ha coscientemente affrontato e superato rischi mortali sempre maggiori, dando prova di esemplare noncuranza del pericolo, di chiaroveggente freddezza, d'insuperabile perizia tecnica e d'inesausto amor di Patria. I risultati da lui ottenuti aggiungevano nuove glorie a quelle che già avevano reso famosi nel mondo i mezzi navali d'assalto italiani.»

— Mediterraneo, 7 luglio - 4 agosto 1943

Dopo il 1943 rimaneva al suo posto restando nei ranghi della Xa Flottiglia MAS, formazione che si espanse nel 1943-1944 a Divisione attivando diversi Battaglioni di Fanteria di Marina grazie all'afflusso di numerosi giovani volontari e personale delle pre esistenti unità militari Regie discioltesi al nord, e che partecipò sia a combattimenti contro gli Alleati (Nettuno 1944 e Linea Gotica 1944-1945 la FM, Nettuno 1944 e Mar Ligure 1944-1945 le unità d'assalto navale) che contro il IX Korpus titino (1943-1945), sia a operazioni di controguerriglia contro la Resistenza, alle quali però Ferraro MAI partecipò, contribuendo invece a cercare di limitare per quanto in suo potere i danni della guerra e della guerra civile tra italiani, cercando contatti con la Marina del Sud e operando per il salvataggio dalle distruzioni dei tedeschi in ritirata nel 1945 di alcune manifatture a Valdagno - peraltro in accordo con la Brigata Partigiana "Stella".

Questo per non parlare della sua eccezionale attività creativa, professionale e imprenditoriale nel campo della subacquea, di cui è ritenuto fondatore e massimo divulgatore in Italia, dalla Cressi e Technisub alla Scuola per sommozzatori civili professionisti, da lui istituita su incarico del ministero dell'Interno nel 1952, formante personale dei VV.FF., protezione civile, FF.OO. e FF.AA.

Riteniamo quindi del tutto insensate – o meglio, interessate e faziose – le polemiche contro questa intitolazione a due genovesi di eccezionale talento e merito, incoraggiando la Marina Militare Italiana, che ha giustamente contribuito di recente a celebrare le gesta di un altro Ufficiale della Xa MAS sostenendo il film "Comandante" dedicato alla MOVM Salvatore Todaro, le Associazioni d'Arma, le Aziende e Federazioni di Subacquea, associazioni e singoli a esprimere la propria solidarietà alla Famiglia Ferraro e alla figura del loro illustre avo, e alla decisione della giunta genovese di tale intitolazione.

Andrea Lombardi
Editore e saggista
ITALIA Storica
Genova

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Rara foto in divisa da Ufficiale della Regia Marina

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
A Nettuno, nel Btg. Barbarigo della Xa MAS

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Assieme ai suoi marò del Barbarigo

Decima MAS

Decima MAS
Ufficiali del Btg. Maestrale (poi Barbarigo): Tognoloni, Cencetti, Posio, Riondino...

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano
L'azione di Chiarello e Candiollo in copertina all'Illustrazione del Popolo del 19 marzo 1944