venerdì 26 dicembre 2008

La Decima MAS e Teseo Tesei contro Malta Then and now



La Valletta, ingresso del porto. Alla estremità di sinistra del frangiflutti, verso la costa e non visibile nella foto, si trova il ponte di Sant'Elmo.



I resti del ponte di Sant'Elmo oggi... e dopo l'attacco.







L'esposizione sulla "Battle of Valletta" nel Museo Militare di Malta.






Il barchino nella foto sopra non partecipò all'attacco; fu stato catturato in Sicilia nel 1943.
Attaccare Malta avrebbe significato tentare di espugnare una vera e propria fortezza ; lungo gli stessi bastioni che già nel 1565 avevano fieramente resistito all' invasione turca , gli uomini della Royal Malta Artillery avevano posto i propri pezzi d' artiglieria in grado di battere tanto i cieli quanto i mari in cerca di una qualche traccia della presenza nemica . Il dispositivo di difesa nell' area del Grand Harbor e di Marsamxett era stato approntato assegnando ad ogni batteria costiera un settore di tiro tanto verso il mare quanto contro i cieli ; l' artiglieria e le mitragliatrici pesanti erano in grado di spazzare i rispettivi settori di tiro ( decisamente ristretti se si pensa che l' ampiezza massima raggiunta da entrambe le baie è di soli 350 metri circa ) con invidiabile efficacia permettendo di erigere un vero e proprio muro di fuoco contro chiunque avesse tentato di attraversare indenne l' area . Un complesso sistema di riflettori oppurtanamente occultati all' interno delle mura avrebbe permesso inoltre di illuminare quasi a giorno la zona del porto . All' imboccatura di entrambe le baie erano inoltre state poste apposite ostruzioni tanto di superficie quanto subacquee . Nel Grand Harbor l' ostacolo principale sarebbe stato costituito dal ponte girevole il quale era posto tra Forte Sant' Elmo ed un molo roccioso il quale si allungava dinnanzi l' imboccatura della baia ; dal ponte pendeva una rete d' acciaio la quale si estendeva anche in profondità . Tra il molo e Forte Ricasoli era inoltre posta una rete antisommergibile minata , un ostruzione di simile fattura chiudeva in ultimo la baia dallo stesso Forte Ricasoli a La Valletta . A completare l' impenetrabile difesa dell' isola venne posta , fin dal marzo 1939 e ad ovvia insaputa degli italiani , una delle prime rudimentali installazioni radar britanniche la quale sarebbe stata probabilmente in grado di individuare il mezzo avvicinatore ( l' Avviso Veloce Diana ) . Sembra inoltre che , verità a lungo nascosta dagli inglesi anche a decenni di distanza dal termine del conflitto mondiale , l' ammiragliato di Malta , per mezzo dell' intercettazione di messaggi provenienti dalle macchine di codifica ENIGMA utilizzate dall' Asse per comunicare e decriptate tramite la macchina ULTRA , avesse ricevuto un' informativa riguardo ad un imminente attacco da parte italiana così che il personale in servizio presso le batterie costiere venne posto sotto massimo stato di allerta .Alle ore 20:00 circa del 25 luglio 1941 il dispositivo d' attacco della Decima veniva ad esser così composto :- Avviso Veloce DIANA ( 1568 tonnellate ) al comando del Capitano di Corvetta Mario di Mauro incaricato di trasportare fino a venti miglia dal " PUNTO C " nove M.T.M. , un M.T.S. ed un M.T.L. recante a rimorchio due S.L.C.- M.A.S. 451 del Sottotenente di Vascello Giorgio Sciolette- M.A.S. 452 al comando del Tenente di Vascello Giobatta Parodi e recante a bordo il Capitano di Fregata Vittorio Moccagatta ed il Capitano Medico Bruno FalcomatàA comando dell' operazione Moccagatta ed il Capitano di Corvetta Giorgio Giobbe .Una volta giunti in prossimità del " PUNTO C " , l' Avviso Veloce Diana avrebbe rilasciato il proprio carico costituito da un M.T.S. al comando di Giobbe e con a bordo il Sottocapo Cannoniere Leonildo Zocchi e il Secondo Capo Motorista Luigi Costantini , un M.T.L. con a bordo le due coppie di piloti del S.L.C.1 e del S.L.C.2 costituite rispettivamente da Tesei e dal Secondo Capo Palombaro Alcide Pedretti e dal Tenente di Vascello Francesco Costa ed il Sergente Luigi Barba nonchè nove M.T.M. rispettivamente pilotati da Bosio , Frassetto , Carabelli , Marchisio , Montanari , Follieri , Pedrini , Zaniboni , Capriotti . I M.A.S. 451 e 452 avrebbero aperto la strada fino a cinque miglia da La Valletta ove Tesei e Pedretti sarebbero stati rilasciati a bordo del S.L.C.1 per portarsi fin sotto al ponte girevole in prossimità di Forte Sant' Elmo e far saltare con la carica del proprio mezzo le ostruzioni retali così da permettere alle squadre di M.T.M. di irrompere attraverso la Grand Harbor ; tutto ciò mentre il S.L.C.2 di Costa e Barba avrebbe distrutto le ostruzioni all' imboccatura di Marsamxett . Un M.T.S. al comando di Giobbe avrebbe guidato la formazione fino a 1000 metri dall' obiettivo per poi ritirarsi in posizione coperta ed eseguire il recupero degli incursori i quali sarebbero tornati a nuoto verso il punto di estrazione . Il Sottotenente di Vascello Roberto Frassetto a bordo del proprio M.T.M.2 si sarebbe lanciato contro il ponte sotto Forte Sant' Elmo in caso di fallimento di Tesei onde aprire un varco nelle ostruzioni ( i Motoscafi da Turismo Modificati o M.T.M. permettevano all' operatore di puntare il bersaglio con il proprio mezzo il quale era munito di una carica esplosiva ; il pilota si sarebbe eiettato dal mezzo pochi istanti prima dell' impatto contro il bersaglio ) con il M.T.M.3 del Sottotenente Armi Navali Aristide Carabelli quale riserva . Il Sottotenente di Vascello Carlo Bosio , portatosi con il M.T.M.1 a 500 metri da forte Sant' Elmo , avrebbe condotto l' assalto all' interno della baia con i compagni a seguito sul M.T.M.4 del Segnalatore Vittorio Marchisio , 5 del Secondo Capo Cannoniere Vincenzo Montanari , 6 del Secondo Capo Meccanico Alessandro Follieri , 7 del Secondo Capo Enrico Pedrini , 8 del Capo ... Pietro Zaniboni , mentre il M.T.M.9 del Capo Meccanico Fiorenzo Capriotti avrebbe dovuto attaccare eventuali unità nemiche che avrebbero potuto interferire nell' azione . Alle ore 20 00 il dispositivo salpò da Augusta .
Alle ore 23:00 l' Avviso Veloce DIANA ed il suo carico di mezzi giunsero presso il " PUNTO C " ; non appena posti in acqua i mezzi , un cavo da rimorchio finito tra le eliche del M.A.S.451 lo portò ad urtare contro un M.T.L. causandogli uno squarcio sulla scafo il quale costrinse il M.A.S. a rimanere in posizione arretrata raggiungendo però ben presto i compagni presso il " PUNTO B " . Come pianificato , Giobbe con il suo M.T.S guidò la formazione fino a 1000 metri dal porto de La Valletta , raggiungendo il punto inizio attacco alle ore 02:00 . I S.L.C. delle coppie Tesei / Pedretti e Costa / Barba vennero posti in acqua alle 03:00 per muovere rispettivamente verso ponte Sant' Elmo e Marsamxett . Il Siluro a Lenta Corsa 1 di Tesei avrebbe dovuto portarsi sotto il ponte girevole per farlo saltare in aria alle ore 04:30 circa in concomitanza con un raid aereo diversivo sull' aeroporto di Luqa ( pronuncia Luha ; NDR ) , ma il Maggiore del Genio Navale dovette ritardare la propria partenza verso l' obiettivo al fine di porre rimedio ad un guasto meccanico occorso al Siluro a Lenta Corsa 2 di Costa ; quando finalmente l' inconveniente tecnico venne rimediato Tesei e Pedretti poterono mettersi in movimento , ma a causa della forte corrente i due Siluri erano fortemente scaduti dai propri punti di inserzione . Erano le 03:35 , in meno di un ora i due incursori avrebbero dovuto portarsi sull' obiettivo piazzare la carica ed allontanarsi : divenne ben presto fin troppo evidente che , al fine di permettere la riuscita della missione , Tesei ed il suo secondo pilota avrebbero dovuto tentare di piazzare ugualmente la carica sotto il ponte anche non disponendo del tempo necessario per allontanarsi dal luogo della deflagrazione . L' ultima persona a vedere Tesei in vita fu il Tenente di Vascello Francesco Costa , primo pilota del secondo S.L.C. ; a costui Tesei disse " Presumo che non farò in tempo altro che a portare il mio apparecchio sotto la rete . Alle quattro e trenta la rete deve saltare e salterà . Se sarà tardi spoletterò al minuto " ; da quel momento in poi Tesei ed il suo secondo pilota Pedretti , che lo avrebbe fedelmente accompagnato fino alla fine , si allontanarono venendo inghiottiti dall' oscurità .
All' insaputa degli incursori , una postazione radar sita sull' isola aveva registrato l' avvicinamento dell' Avviso Veloce DIANA al " PUNTO C " alle ore 22:30 , e benchè la piccola flotta di battelli d' assalto risultasse del tutto invisibile alle stazioni anglo-maltesi , l' ultimo contatto radar registratosi alle ore 23:00 circa mise definitivamente in allerta gli uomini della Royal Malta Artillery .Il raid aereo su Luqa venne lanciato alle ore 04:15 circa da un solo apparecchio e con un quarto d' ora di anticipo . Alle 04:44 un boato assordante eccheggiò per la baia : era il segnale che Tesei e Pedretti erano riusciti a portare a termine il proprio compito sacrificando generosamente le proprie vite sull' altare della Patria . La conferma del coraggioso gesto compiuto dai due ci arriva direttamente dal rapporto redatto da Costa " ( ... ) non ha potuto avere il tempo di arrivare a rete per eseguire le operazioni di spolettamento con un conveniente anticipo per allontanarsi dalla zona di esplosione . Alle 04:45 ho udito lo scoppio . Il Maggiore Teseo Tesei ha volutamente , per la riuscita dell' azione , sacrificato la sua vita , con quella del suo secondo uomo che con lui ha voluto eseguire la missione fino alla fine , spolettando al minimo e saltando col suo ordigno " . Dei due eroi non si seppe effettivamente più nulla ; una maschera con brandelli di carne e capelli venne rinvenuta nei pressi del ponte , mentre i rottami del Siluro a Lenta Corsa saranno ripescati dallo specchio di mare dinnanzi Forte Sant' Elmo solamente nel 1966 .
Non appena udito lo scoppio del Siluro di Tesei e Pedretti venne dato il via all' attacco ; Bosio sul M.T.M.1 diede l' ordine di procedere con l' assalto . Partendo da circa cento metri dall' obiettivo , Frassetto si lanciò contro le ostruzioni retali del ponte senza che il suo M.T.M.2 riuscisse nell' opera di danneggiamento . Ormai lanciatosi dal barchino , Frassetto segnalò mezzo torcia la posizione del bersaglio ai suoi compagni . Il M.T.M.3 di Carabelli ripetè l' azione ed il pilotà morì dilaniato dall' esplosione per non aver volutamente premuto i comandi del seggiolino eiettabile del mezzo : l' impatto contro il ponte fu talmente violento che parte di esso crollò in mare finendo per bloccare il varco ai rimanenti mezzi . Nelle parole del Sergente Zammit della Royal Malta Artillery riviviamo i drammatici momenti dell' inizio dell' attacco " Improvvisamente udii il suono di una imbarcazione , e benchè fosse ancora buio la vidi dirigersi verso il ponte ; ho dato l' allarme e la mia postazione si è messa all' opera proprio mentre l' imbarcazione colpiva il ponte saltando in aria . I fari illuminavano la scena , a poca distanza dal ponte vidi un' altra piccola imbarcazione , ho diretto il cannone su questo e con i primi due colpi è saltata in aria ; nuovamente ho mirato contro una terza e con i primi colpi questa è esplosa . Vidi tre altre dirigersi verso la Grand Harbour , tutte le bocche da fuoco le bersaglivano , una di esse venne distrutta e le altre due danneggiate . Circa un quarto d' ora dopo vidi due oggetti non identificati in lontananza , ho diretto il pezzo contro uno di essi , dopo 10 / 15 secondi le imbarcazioni si sono mosse ed ho immediatamente aperto il fuoco ; dopo qualche secondo tutte le altre postazioni hanno cominciato a bersagliare i battelli i quali hanno cominciato a zigzagare al fine di evitare il fuoco di sbarramento " . Non appena dato il via all' attacco quindi , un inferno di fuoco si scatenò contro gli incursori , e l' oscurità della baia venne squarciata dal baluginare dei riflettori i quali fendevano il buio della notte al fine di dirigere il fuoco delle batterie costiere contro gli invasori . Il Motoscafo da Turismo Modificato 6 di Follieri venne colpito e la deflagrazione fece perder conoscenza a Frassetto ancora in acqua . Stessa sorte colpì il M.T.M.4 di Marchisio , il quale , ferito , venne sbalzato in acqua . I M.T.M.7 ed 8 , danneggiati , furono autoaffondati dai propri piloti Pedrini e Zaniboni . Bosio , ferito sul suo M.T.M.1 , settò il dispositivo di autodistruzione del proprio barchino morendo dilaniato dalla deflagrazione per non esser riuscito a porsi al sicuro in tempo utile . Capriotti , rimasto in copertura con il Motoscafo da Turismo Modificato 9 , venne colpito mentre tentava di sganciarsi dal fuoco delle batterie costiere e , costretto a lanciarsi dal proprio M.T.M. raggiunse in acqua Marchisio trasportando il compagno ferito verso riva . Costa e Barba , a bordo del Siluro a Lenta Corsa 2 , dopo aver assistito inermi alla morte dei propri commilitoni decisero di non rendere maggiormente pesante il bilancio di sangue e , dopo essersi allontanati da Marsamxett ed al termine di circa cinque ore di navigazione con il proprio mezzo , raggiunsero la terra ferma venendo immediatamente individuati e catturati dagli anglomaltesi .Nel frattempo il Capitano di Corvetta Giorgio Giobbe unitamente a Zocchi e Costantini , pur essendo rimasto in posizione arretrata a bordo del proprio M.T.S. al fine di porre in essere il recupero degli incursori , veniva fatto oggetto del fuoco delle batterie costiere . L' imbarcazione manovrò a lungo al fine di evitare il fuoco avversario cercando di rimanere nella zona prestabilita per l' estrazione nella vana speranza di recuperare qualche incursoro eventualmente di ritorno ( Giobbe era infatti stato in grado di udire le esplosioni dei barchini attribuendole però al fatto che i mezzi erano stati in grado di colpire i bersagli assegnati ) . Quando Giobbe decise di far ritorno al " PUNTO B " verso i M.A.S. 451 e 452 ( su quest' ultimo si trovava il Capitano di Fregata Moccagatta con il Capitano Medico Bruno Falcomatà ) , il sole aveva ormai iniziato a rischiarare la zona d' operazioni e trenta Hurricane del 126° , 185° e 251° Squadrone si levarono in volo dai campi d' aviazione di Luqa per dare la caccia alle imbarcazioni superstiti congiuntamente ai natanti della Royal Navy ; quasi contemporaneamente dieci Macchi 200 del 54° Stormo si portavano verso le imbarcazioni della Decima per coprirne la ritirata . La battaglia che ne seguì fu caotica e furiosa . Il M.A.S. 451 del Sottotenente di Vascello Giorgio Sciolette tentò di abbattere , mitragliandolo dal mare , un apparecchio britannico , ma l' imbarcazione fu colpita ai serbatoi e nove uomini d' equipaggio sui tredici imbarcati riuscirono a salvarsi gettandosi in acqua e finendo prigionieri del nemico . Il M.A.S. 452 ( il quale aveva imbarcati Moccagatta , Giobbe , Falcomatà e diciassette uomini d' equipaggio ) viene colpito e a perdere la vita sono i tre ufficiali unitamente a sei marinai . I rimanenti undici uomini trovano la salvezza allontanandosi a bordo del M.T.S. di Giobbe il quale era stato rimorchiato dal M.A.S. ormai semidistrutto ricongiungendosi con il DIANA nei pressi di Capo Passero .L' operazione " MALTA2 " aveva così termine con uno dei bilanci maggiormente tragici mai subiti dalla Regia Marina e dalla Decima Flottiglia M.A.S. : quindici erano stati gli operatori a perdere la vita , diciotto i prigionieri mentre due M.A.S. , due S.L.C. ed otto M.T.M. andarono distrutti o catturati . La Decima registrava inoltre la perdita dei propri comandanti e di alcuni fra gli incursori maggiormente valorosi . A cagion dell' eroismo dimostrato vennero concesse otto Medaglie d' Oro ( due delle quali vennero assegnate a Tesei e Pedretti per il loro volontario sacrificio ) una sola di queste ad un vivente , tredici Medaglie d' Argento , sette Medaglie di Bronzo ed una Croce al Valor Militare . Nei cieli si registrava invece l' abbattimento di tre Hurricane britannici e due Macchi italiani ( gli inglesi affermeranno invece di aver abbattuto tre apparecchi italiani a fronte di un Hurricane ) .
Da: decimaflotttigliamas

martedì 23 dicembre 2008

lunedì 22 dicembre 2008

Bombe su Palermo recensito su "Storia Militare"




Bella recensione di Bombe su Palermo su "Storia Militare" di dicembre. Complimenti agli autori!

mercoledì 17 dicembre 2008

I libri dell'Associazione ITALIA - Our Military History books




I libri editi dall'Associazione sono posti in vendita per autofinanziare le attività della stessa. Enti o Associazioni con finalità simili possono richiedere una copia omaggio.

Per info e acquisti:
ars_italia@hotmail.com

Clicca sui link sottostanti per visualizzare le schede dei libri:


Libro: Emme rossa!
I Battaglioni M nella campagna di Russia, 1941-1943
The Black Shirt Bns, Eastern Front, 1941-1943 (with unpublished photographs from the Italian Army Historical Archives)

Libro: Ricordi di un'Ausiliaria
Con il Barbarigo da Roma al Fronte Sud
Memoirs of a young Woman Auxiliary of the Xth MAS (Marine Infantry), from the fall of Rome to the last Allied offensive in Italy (Senio river), 1944-1945 (with unpublished photographs)

Libro: Marò a sedici anni

Con la Divisione San Marco in Liguria, 1944-1945
Memoirs of a young San Marco RSI Marine Infantry Division marine, Northern Italy, 1944-1945 (with unpublished photographs)

Libro: BOMBE SU PALERMO
Cronaca dei bombardamenti aerei 1940-1943
Il libro è disponibile nelle librerie specializzate in tutta Italia, e a Palermo nelle librerie Flaccovio, Ausonia, Campolo, Sciuti, Kalós e Broadway.
Chronicle of the Allied bombings of Palermo, Sicily, 1040-1943 (with unpublished photographs)

Libro: LA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO
La battaglia del Piave, giugno 1918
The battle for the river Piave, 1918. With photos from the Italian Army Historical Archive.

Libro: PASSO UARIEU
Le termopili delle CC.NN. in Etiopia
The Black Shirts in Ethiopia: the battle of Uarieu pass

Libro: IL MARE NEL BOSCO
Sui MAS nel Tirreno, 1943-1945
Memoirs of a Naval Officer of the Xth MAS Flottilla, 1944-1945 (with some unpublished photographs)

Libro: IL BOCIA VA ALLA GUERRA
Un artigliere Alpino dalla Grecia alla Decima MAS
Memoirs of an Artillery Officer, from the Royal Italian Army in Greece, to the Marine Inf. Bn. Barbarigo, Xth MAS Flottilla, Northeastern Italy - Senio River, 1940-1945 (with some unpublished photographs)

Libro: UNA VITA COME TANTE ALTRE
Dall'AOI alla Monterosa in Garfagnana
Memoirs of an Artillery Officer, from the Royal Italian Army in Greece
, to the RSI Mountain (Alpine) Div. Monterosa against the 92nd Infantry Division "Buffalo", 1940-1945 (with unpublished photographs)

Libro: SOTTO TRE BANDIERE
Il Generale Giorgio Farotti REI-Decima MAS-EI
Memoirs of an Officer; from the Royal Italian Army COIN operations in Yugoslavia, to the Marine Infantry Bn. Barbarigo, Northeastern Italy to the last Allied offensive in Italy - Senio River, 1940-1945 (with unpublished photographs)

Libro: IL CAMPO DELLA MEMORIA
Storia del Cimitero di Guerra del Btg. Barbarigo a Nettuno
The Anzio-Nettuno Xth MAS - RSI units War Cemetery.

Libro: CAMERATA TAVIANI PRESENTE!
Cronaca semiseria dei voltagabbana italiani, politici e intellettuali
A tragicomic history of turncoat italian politicians and intellectuals...

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Ermanno Albertelli Editore
C.P. 395 - 43100 Parma (Italy)

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Potete trovare i nostri libri presso:

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La Libreria Militare
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Libreria Rizzoli
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Editoriale Lupo
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Settimo Sigillo
Italia
Tuttostoria
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domenica 14 dicembre 2008

sabato 13 dicembre 2008

Presentazione libro "Ricordi di un'Ausiliaria" a Roma...


Raffaella Duelli con Andrea Lombardi, Associazione ITALIA...



Raffaella Duelli ritrova un pezzo del suo passato: un permesso per missione a Milano emesso dal Comando del Barbarigo alla "Ausiliaria Scelta Raffaella Duelli", acquistato in un'asta da Giorgio Sala, amico di ITALIA, e prontamente inserito nel libro "Ricordi di un'Ausiliaria".

Riceviamo dagli amici dell'Ass. Campo della Memoria questo resoconto della presentazione, che pubblichiamo volentieri:

Il giorno 12 dicembre, si è svolta, nella sala di via Fracassini(ROMA), la presentazione del libro di Raffaella Duelli"Ricordi di un'ausiliaria". Ha introdotto il Dott. Alberto Indri (responsabile regionale dell'Ass. Xa Mas), il quale dopo aver letto un comunicato con il saluto dell'editore Andrea Lombardi, presidente dell'Associazione Italia, ha elencato le azioni compiute, con coraggio e abnegazione, da Raffaella Duelli, che hanno consentito, dopo innumerevoli peripezie di dar vita al Campo della Memoria. E' stato poi il turno del Dott. Roberto Rosseti (vice direttore del TG1) che ha intervistato gli altri oratori convenuti. L'avvocato Bartolo Gallitto (presidente dell'Ass. XaMas) ha, invece, svolto un'ampia relazione sui contenuti della vita di Raffaella Duelli, ricordando, in particolare, quei "brutti giorni del '44", quando gli invasori "liberarono" gli italiani a suon di bombe. Gli ultimi interventi di Annalisa Terranova (giornalista del Secolo d'Italia) e del Prof. Mario Merlino, hanno sottolineato l'impegno delle nostre ausiliarie durante la II Guerra Mondiale e soprattutto lo spirito indomabile e fiero dei combattenti della R.S.I. Nonostante la pioggia battente e il pericolo del fiume in piena, la sala era gremita: particolarmente gradita è stata la presenza dell'ausiliaria Gina Romeo accompagnata da molti altri decumani. Molti i giovani presenti tra cui i parenti di Raffaella Duelli.

Messaggio del presidente dell'Associazione ITALIA Andrea Lombardi, editore del libro, ai partecipanti:


Vorrei innanzitutto salutare i veterani e gli amici di Roma presenti, e tutti i convenuti.

Il mio ringraziamento particolare va a Annalisa Terranova, autrice della bellissima recensione del libro, apparsa sul "Secolo d’Italia", all’Avv. Gallitto, presidente dell’Ass. Comb. Xa MAS, a Alberto Indri, organizzatore di questa e altre presentazioni. Ringrazio inoltre il Vicedirettore del TG 1 Roberto Rosseti e il Consigliere Regionale Luigi Celori; la storia di Raffaella Duelli, del Barbarigo e delle sue Ausiliarie non potrà che interessarli.

Vorrei brevemente illustrarvi un paio di mie considerazioni sul libro che sarà presentato.

Questo libro è nato grazie all’amicizia che lega – e ha legato – alcune persone. In primo luogo l’amicizia tra Raffaella Duelli e il Generale Giorgio Farotti, nata quando quest’ultimo era Ufficiale nel Barbarigo. Il primo libro da noi pubblicato come Associazione ITALIA, furono proprio le memorie del Generale Farotti, e così abbiamo avuto l’onore di conoscere l’Ausiliaria Scelta Raffaella Duelli, che in breve tempo è divenuta per noi non solo l’“Ausiliaria Scelta Duelli”, ma l’amica Raffaella. Un altro nostro amico del Barbarigo, il marò Giulio Ronchi, ci spinse a chiedere a Raffaella se volesse pubblicare integralmente le sue memorie. Con nostra grande gioia, in breve tempo, tenevamo tra le nostre mani il suo diario.

Questo libro non rappresenta l’ennesimo libro sui “ragazzi di Salò” (termine sul quale tornerò in seguito), ma, essendo una delle poche testimonianze di una combattente regolare degli eserciti di una delle nazioni che si affrontarono nella seconda guerra mondiale, è un importante tassello per ricostruire la storia “al femminile” di quel conflitto. La seconda parte, poi, narra con grande precisione – nei luoghi e nelle date citate – gli ultimi combattimenti sul fronte sud contro gli Alleati: mentre su Montecassino o Anzio-Nettuno ci sono numerosi riferimenti bibliografici, sull’ultima offensiva Alleata vi è molto meno, evidentemente perché il suo successo con la conseguente sconfitta dell’Esercito tedesco in Italia a sud del Po, contrastava con il mito di uno stesso Esercito tedesco… e della RSI… “eroicamente costretto alla fuga dai partigiani”… e non, per l’appunto, come testimoniato dalle memorie della Duelli, dalla superiorità di materiale Alleata, con una aviazione e un’artiglieria sempre presente, con mitragliamenti e bombardamenti ad ogni ora del giorno e anche sul singolo uomo.

La seconda, è proprio sul termine “ragazzi di Salò”. Con questo termine, a mio modo di vedere, si impedisce di valutare dal punto di vista storico le vicende delle Forze Armate della RSI. È un termine molto usato anche dagli stessi veterani, per porre l’accento sull’idealismo che animava molti di loro, senza rendersi conto che per gli esegeti della vulgata resistenziale la definizione “ragazzi di Salò” può far agevolmente spiegare l’”idealismo” come “sprovvedutezza di ragazzini piegati dalla propaganda”. Il risultato ottenuto dalla vulgata, la diffamazione dell’avversario, non cambia. In realtà, molti di coloro che militarono nella RSI erano uomini maturi, già combattenti nelle Forze Armate Regie, e che avevano potuto rendersi conto dell’errore dell’azzardo del Re e di Mussolini (e sottolineo, del Re e di Mussolini) dell’entrare in guerra, perché magari veterani delle sfortunate campagne di Grecia e Albania… eppure questi uomini, magari con moglie e figli a cui pensare, decisero lo stesso, e a guerra persa, di continuare a combattere al fianco dei tedeschi contro gli anglo-americani. Una decisione talvolta rapida, talvolta frutto di una anche lunga meditazione, ma comunque non impulsiva ma ben ponderata.

In ultimo, non ribadirò mai abbastanza che i libri da noi pubblicati non rispondono a nessuna agenda politica, o volontà nostalgica; per noi queste sono “storie che nessuno aveva mai raccontato”, siano esse memorie di veterani o studi storici intrapresi da nostri soci. Memorie e studi che, in futuro, quando questo coagulo di campanilismi e di interessi di singoli che prende il nome di Italia si deciderà di deporre le armi di questa infinita guerra civile, potranno essere dei piccoli tasselli per ricostruire la nostra storia.

Se dovessi proprio fare una considerazione politica, direi che in questo momento dove i riferimenti culturali dei giovani annaspano in una sorta di limbo, persone come Raffaella, non solo per la dedizione alla patria dimostrata in guerra, ma soprattutto per l’impegno profuso nei decenni successivi nel volontariato, nel suo esser vicino ai deboli, nella sua sensibilità e intraprendenza, rappresentano un modello da seguire.

mercoledì 10 dicembre 2008

Premio Cirri: tra storia, impegno... e Raffaella Duelli

Sul “Secolo d’Italia” del 25 novembre 2008 sono stati presentati i vincitori del “Premio Cirri”: Soavi per il film “Il sangue dei vinti”, Fausto Gianfranceschi per il giornalismo, Marco Ferrazzoli per la saggistica, Renata Polverini per l’impegno sociale…

L’evento, organizzato dagli “Amici della Caravella”, ha visto in passato la premiazione di Aldo Fabrizi, Roberto Gervaso, Massimo Fini, Bruno Vespa, Marcello Veneziani… e della “nostra” Ausiliaria Scelta del Barbarigo Raffaella Duelli, “Premio Cirri 2005” per “La pietà cristiana, la passione patriottica, il coraggio e la generosità dimostrate nell’opera volontariamente intrapresa nel ricercare, ricomporre, identificare i miseri resti dei caduti italiani e dar loro una degna e onorata sepoltura”.

lunedì 8 dicembre 2008

Fronte Sud, aprile 1945






Altre foto di una riuscita rievocazione storica tra Comacchio e il Senio, proprio nei luoghi teatro degli ultimi combattimenti del Barbarigo nell'aprile 1945.

Notare le armi tedesche recuperate dai Marò e le caratteristiche tenute mimetiche della Fanteria di Marina della Divisione Decima.

sabato 6 dicembre 2008

Storia o ControStoria?


Presentiamo ai nostri lettori il sito:

www.controstoria.it

Dall'introduzione al sito:

Perchè questo sito... perchè di fronte alla dilagante e voluta disinformazione sul periodo in esame, il Ventennio e la Seconda Guerra Mondiale, ho voluto contribuire a mio modo, a ristabilire le verità che ai più sono assolutamente sconosciute. Non è revisionismo, anche se la storia in quanto tale, deve essere sottoposta a revisione, sempre e comunque; non è stravolgere i fatti di quel periodo o fornire delle false interpretazioni, ma è collocare nel giusto ordine tutte le informazioni e soprattutto far capire, a chi vuole capire, che a volte piccole sfumature, opportunamente tralasciate, possono dare un quadro distorto della reale situazione. Ovviamente tutto ciò vale se una persona senza preconcetti, vuole davvero conoscere e valutare quella storia d’Italia (Fascismo e Benito Mussolini, Seconda Guerra Mondiale, Repubblica Sociale Italiana e Guerra Civile) che oggi è ormai così consacrata ed inviolabile, liberandosi finalmente dalle tante falsità e mistificazioni che opportunamente e quotidianamente ci vengono proposte. Troverete qui sicuramente nuove informazioni non reperibili sui testi ‘ufficiali’ e difficilmente recuperabili altrimenti, se non su diversi libri di autori che si possono anche definire coraggiosi, proprio perchè hanno volutamente scritto nuove pagine di storia, sostenendole spesso con documenti inoppugnabili. Il mio lavoro non vuole essere un’alternativa a questi libri e a questi autori, ma un punto di partenza per scoprire quanto, fin dalla scuola, ci è stato negato; consultando il sito scoprirete, al contrario, quanto è importante completare questo percorso e quindi procurarsi i testi indicati, valorizzando così anche l’attività di queste persone. Ed è per questi motivi che v’invito a seguirci, ed eventualmente a collaborare, con assidua frequenza; il materiale da pubblicare in mio possesso, recuperato spesso negli archivi del Ministero della Difesa, è davvero notevole. Non è sufficiente una rapida occhiata per scoprire ciò che è presente nel sito; il mio consiglio è quello di dedicarci del tempo, e potrete così apprezzare quanto è stato fino ad oggi raccolto, catalogato e pubblicato. E soprattutto fateci conoscere: ControStoria, a differenza di altri siti, vuole offrire informazioni e materiale non scontato, molto spesso frutto di giornate intere dedicate alla ricerca e di spese non indifferenti per raggiungere l’obiettivo. Premiate il nostro impegno visitandoci e facendoci conoscere. Benito Mussolini, il Fascismo, il Nazismo, il Comunismo, la Seconda Guerra Mondiale, il Ventennio, la Guerra Civile in Italia, la Prima Guerra Mondiale: questi i più importanti temi trattati in ControStoria, secondo una logica ben precisa. Nelle Sezioni troverete, oltre alle pagine istituzionali di qualsiasi sito, l’elenco delle Fonti a cui ho attinto le informazioni qui riportate e le Immagini, una cospicua raccolta di fotografie scattate in giro per l’Italia, nei luoghi importanti dal punto di vista storico. La Libreria e le Recensioni contengono una serie di libri qui pubblicizzati o personalmente recensiti; nei Documenti sono presenti numerosi testi relativi a tutti i periodi storici trattati. I nove Capitoli meritano un discorso a parte: rappresentano il cuore di ControStoria e in essi sono raccolti centinaia di brani estratti dai testi in mio possesso, suddivisi logicamente in ‘Il comunismo’, ‘Il Fascismo’, ‘l’Italia in guerra’, ‘8 Settembre 1943’, ‘ Guerra civile in Italia’, ‘I campi degli Alleati’, ‘Le foibe’, ‘I crimini dei vincitori’, ‘Dopo il conflitto’. Qui in particolare avrete modo di scoprire come la storia recente è stata deformata a piacimento dai vincitori o da quelli che tali si considerano. Le Aree Tematiche, ove sono stati e verranno sviluppati temi specifici, quali le Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana, la storia dell’ARMIR, ovvero l’Armata Italiana in Russia, la guerra bianca sull’Adamello durante la Grande Guerra, i retroscena della nostra sconfitta annunciata e voluta durante la Seconda Guerra Mondiale, ecc. Infine, ma non ultima, la nuovissima area dedicata alla ricerca dei nostri Caduti, contenente consigli ed indirizzi per ottenere le informazioni più precise sui propri cari caduti o dispersi durante la Prima o la Seconda Guerra Mondiale. Ma gli obiettivi di questo sito non finiscono certo qui: come ho già scritto, questo lavoro è dedicato ai combattenti della Repubblica Sociale Italiana, ma non vogliamo con questo dimenticare tutti quei valorosi soldati che combatterono sui vari fronti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale e che si sacrificarono, spesso con la vita, per il loro Paese.

Rivista Seconda Guerra Mondiale



Un interessante bimestrale dedicato alla storia del secondo conflitto mondiale, disponibile solo in abbonamento o nelle librerie specializzate, vedi lista seguente:

Spazio Ritter, Via Maiocchi 28, 20129 Milano Tel. 02 201310 Fax 02 29510499 http://www.ritteredizioni.com/
Libreria Militare, Via Morigi 15, 20123 Milano Tel/Fax 02 89010725 http://www.libreriamilitare.com/
Libreria Europa, Via Tunisi 3/a, 00192 Roma Tel. 06 39722159 http://www.libreriaeuropa.it/
Associazione Culturale Raido, Via Sciré 19, 00100 Roma Tel/fax 06 86217334 http://www.raido.it/
Libreria Controcorrente, Via Carlo De Cesare 11, 80132 Napoli Tel. 081 421349 http://www.controcorrentedizioni.it/

Per informazioni: Editoriale Lupo - Via Ponte a Vicchio, 32 - 50039 Vicchio (Firenze)
Tel. 055 849 75 14 - www.editorialelupo.it

Sommario dell'ultimo numero:

L'invasione sovietica della Polonia
Italia ed Europa sud-orientale alla vigilia della guerra (3a parte)
La riorganizzazione dell'esercito USA (2a parte)
La Leibstandarte Adolf Hitler (4a parte)

LRDG: gli scorpioni del deserto (2a parte)
Le navi corsare del Terzo Reich (1a parte)
Il confronto tra lo Spitfire ed il Bf.109
Il Gruppo Corazzato San Giusto
La Sten al servizio dell'Asse (1a parte)

giovedì 4 dicembre 2008

Viva Santa Barbara!



...patrona della Marina Militare, dell'Artiglieria e degli artificieri, e dei Vigili del fuoco!

mercoledì 3 dicembre 2008

Presentazione libro Raffaella Duelli "Ricordi di un'ausiliaria"

ASS. CAMPO DELLA MEMORIA
ASS. Xma MAS Coordinamento laziale
U.N.C.R.S.I. Federazione di Roma

Il 12 dicembre 2008 alle ore 18.00 in via Fracassini 27 (sala Fracassini)Presenteremo il libro dell'ausiliaria scelta Raffaella Duelli dal titolo:"RICORDI DI UNA AUSILIARIA"

Introdurrà: Alberto Indri responsabile dell'ASS. CAMPO DELLA MEMORIA

Interverranno:
Bartolo Gallitto Presidente dell'ASS. Xma MAS
Mario Michele Merlino Docente di Storia e Filosofia
Annalisa Terranova Giornalista de "Il Secolo d'Italia"

Concluderà:
Roberto Rosseti Vice Direttore del TG1

Presenzierà:
Luigi Celori Consigliere Regionale

Un benvenuto...



... e un grazie al nostro primo lettore, Valerio Pocek!

;-)

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Rara foto in divisa da Ufficiale della Regia Marina

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
A Nettuno, nel Btg. Barbarigo della Xa MAS

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Assieme ai suoi marò del Barbarigo

Decima MAS

Decima MAS
Ufficiali del Btg. Maestrale (poi Barbarigo): Tognoloni, Cencetti, Posio, Riondino...

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano
L'azione di Chiarello e Candiollo in copertina all'Illustrazione del Popolo del 19 marzo 1944