sabato 28 giugno 2008

Tutti al mare...



... o sul mare? Da lunedì la segreteria dell'Ass. ITALIA potrebbe rispondere alle vostre richieste con qualche giorno di ritardo, poichè il suo presidente si imbarca per lavoro sulle motonavi della Grimaldi (cliccate qui per saperne di più: http://sullegrandinaviferoci.blogspot.com/) sino a ottobre; tuttavia, da un porto all'altro, ci terremo in contatto! Buona estate a tutti!

venerdì 27 giugno 2008

90 anni del San Marco








Grazie alla cortesia dell'amico Alessio Pennestri, pubblichiamo altre foto della Cerimonia tenutasi a Como per i 90 anni del San Marco.




Lo stendardo della 4a Cp Mortai, aprile 1945




Dalle memorie di Pierluigi Tajana:

Era ormai l’imbrunire e c’invitò a riunire i nostri reparti in un prato vicino al ponte di Bassanello, in località Pra’ della Valle. Alle prime ore del mattino avremmo dovuto raggiungere Padova per la resa e per essere riconosciuti prigionieri di guerra alle dipendenze delle truppe inglesi. Il comandante De Giacomo ci fece un commovente discorso e disse che quello non era 1’8 settembre, che la guerra era ormai finita per tutti, e di essere fieri di essere appartenuti alla Xa MAS. Finimmo con il grido “Decima marinai!”, “Decima comandante!”. Quella sera la Xa era “rientrata in porto” con l’onore delle armi. Fummo tutti presi da un’immensa tristezza. Ero assillato da un dubbio tremendo: secondo il codice d’onore militare esiste l’obbligo, sia per un soldato semplice che per un ufficiale, di non farsi prendere, quando é possibile, prigionieri. D’altra parte avevamo assicurato all’Ufficiale inglese che saremmo rimasti uniti e preparati per il giorno successivo per consegnarci ai comandi inglesi a Padova. Non sapevo come comportarmi. Del resto tutte le forze armate italiane si erano arrese, il governo italiano non esisteva più. Mussolini era stato fucilato. Se fossi scappato, dove sarei potuto andare a finire e cosa sarebbe successo ai miei Marò. Decisi di rimanere ed accettare quello che la sorte mi avrebbe prospettato. Non fu una notte felice. La 4a Compagnia aveva uno stendardo. Lo dividemmo in tanti pezzetti in modo da poterli distribuire ai centotrenta, centoquaranta superstiti. Sono riuscito a conservare quel pezzetto di stoffa, malgrado tutte le traversie subite durante il periodo di prigionia. Lo possiedo ancora e quando mi capita fra le mani, si scatena nella mia mente un fiume di ricordi che mi fanno domandare: “Se un giorno mi trovassi nelle stesse condizioni di allora, e senza le conoscenze di oggi, come mi comporterei?”. La risposta é sempre la stessa; farei le stesse cose di allora. Sono certo che se avessi seguito un’altra condotta la mia coscienza ne sarebbe stata scossa.
Quel "pezzetto della Xa" fu, anni dopo, donato da Tajana a Carla Piccoli, Ausiliaria della GNR e sorella del Tenente Alberto Piccoli, della Cp Mortai del Barbarigo, caduto sul S. Gabriele, e amico fraterno di Tajana e del Tenente (poi Generale dell'EI) Giorgio Farotti. Carla Piccoli ha voluto farci un omaggio toccante donandoci a sua volta quel lembo e le storie che vi sono intorno, dalla memoria di suo fratello e del Tenente Tajana, a tutti i marò del Barbarigo.

Un riconoscimento che vale più di mille parole ai nostri modesti sforzi nel preservare la memoria dei combattenti del Barbarigo e della Xa.

Cogliamo l'occasione per ringraziare e salutare l'Aus. Carla Piccoli, la sua bella famiglia, e il nipote Giorgio Zett, autore di un DVD di foto e filmati sul Campo della Memoria, e l'amico e socio Mauro Decorlati! Grazie a lui abbiamo anche potuto visitare il nostro carissimo amico Giulio Ronchi, marò della Cp. Mitr. del Barbarigo, che ci ha aiutato fattivamente in più di una occasione, e la sua simpaticissima moglie!

mercoledì 25 giugno 2008

Progetto Storia Orale


L'Associazione culturale e di storia vivente ITALIA ha dato vita al seguente progetto: il raccogliere tutte le testimonianze possibili di Reduci della Decima MAS e della Divisione San Marco principalmente, ma anche di altre unità, sia Regie che della RSI, con ogni media: audio, video, o semplice manoscritto, sia steso dal Reduce sia dall'intervistatore.
Le testimonianze raccolte saranno poi archiviate nei formati che più si prestano alla conservazione nel lungo periodo.
A tale scopo consiglio tutti gli interessati a contattare le Associazioni di Combattenti vicine alle vostre residenze, e non scoraggiandovi se vi presteranno all'inizio poca attenzione, a entrare in contatto con i Reduci disponibili.
Se possibile concordate un incontro a casa della persona o nella Associazione, nel caso conducete l'intervista telefonicamente, o se c'è disponibilità da parte del Reduce fatevi inviare un manoscritto.

Chiaramente per "standardizzare" le testimonianza servirà un questionario; esso sarà disponibile a breve sul nostro sito: vi incoraggio tuttavia a iniziare già da ora le interviste, seguendo uno schema molto semplice.

-Vita Anteguerra (Infanzia, Adolescenza, Genitori...).
-Chiedere classe, grado, unità. Qualifica, incarichi speciali.
-Servizio prestato prima 8 settembre 1943.
-Campagne e zone d'operazioni prima e dopo 1943.
-Vita Dopoguerra (cenni).

Questo è uno schema molto generale; il Reduce d'altro canto tende una volta ritenuto l'intervistatore degno di fiducia a raccontare senza incoraggiamenti le proprie vicende, a quel punto, senza interromperlo bruscamente, basta porre altre domande che possano aiutare la nostra comprensione di quel periodo, come:

-Località dove hanno combattuto/operato, quando, come, con quali altri reparti.
-Che considerazione avevano dei propri Ufficiali/Subordinati/Commilitoni.
-Se dopo il 1943 pensavano che l'Asse potesse ancora vincere.
-Di conseguenza come è cambiata (se è cambiata) la loro motivazione ideale (e quale era).
-Cosa li ha spinti all'arruolarsi nella RSI, o più specificatamente nella X MAS.
-La loro opinione sui tedeschi e sul Governo della RSI.
-Come erano armati/equipaggiati, opinioni su armi in dotazione e su quelle degli avversari.
-Il ricordo più netto/bello/triste.

Molte altre domande possono essere fatte a seconda dell'andamento della conversazione.

Incoraggiate i Reduci a farvi vedere foto, documenti, etc. da riferimento nasce domanda e/o riprende testimonianza.

Se sapete unità Reduce portatevi voi libri e/o articoli su sua unità, per dare nuovi spunti alla conversazione. Cercate inoltre di avere già una conoscenza il più possibile approfondita delle vicende dell'unità del Reduce, in modo da riconoscere quando egli non ricorda più bene alcuni fatti.

Tutte le testimonianze, una volta archiviate e trascritte saranno pubblicate su apposita sezione del nostro sito internet, in modo che siano disponibili a tutti.

Ogni informazione tenuta segreta è persa.

D'altra parte nella sezione sarà specificato che le testimonianze possono essere si riprodotte, ma nella loro interezza e comunque non decontestualizzate, altrimenti l'Associazione ITALIA si riserverà di agire con i mezzi che riterrà opportuni per tutelare se stessa e i protagonisti delle testimonianze.

Andrea Lombardi

Presidente
Associazione Culturale e di Storia Vivente ITALIA

Diverse memorie sono state già pubblicate da ITALIA in cartaceo, è il caso del libro "Sotto tre bandiere"; le memorie del Generale Giorgio Farotti, che contiene anche testimonianze degli apparteneti alla Decima MAS Bagnoli, Cateni e Ronchi.

Inoltre abbiamo pubblicato o ristampato le memorie di Del Bono e Tajana, della Xa MAS, e di Giacomelli della Monterosa.


Prossimamente pubblicheremo le memorie di Lonardi e Moro, della San Marco, e della Aus. Sc. del Barbarigo Duelli, tutte e tre inedite e raccolte nell'ambito del Progetto Storia Orale dell'Ass. ITALIA.

giovedì 19 giugno 2008

Campo della Memoria, commemorazione Comandante Borghese e Caduti per la difesa di Roma




Sabato 14 giugno sono stati commemorati al Campo della Memoria dall'Ass. Comb. Xa MAS i Caduti per la difesa di Roma e il Comandante Borghese, alla presenza del figlio Andrea Scirè.



Buongirolami e Lombardi assieme a Gina Romeo, Ausiliaria della GNR (ha sfilato alla parata del 2 giugno -ANVG-)



Il Dott. Stefano Savino, Daniele Lembo e Andrea Lombardi: tutti appassionati cultori della storia della Xa!

Si ringrazia per le foto l'amico (e socio onorario!) Giorgio Sala.

E' nata Rebecca!!!



Fabrizio Cortese, nostro caro amico e socio fondatore dell'Ass. ITALIA e la sua bellissima Letizia ci danno l'annuncio lietissimo della nascita della loro splendida figlia, Rebecca. A tutti e tre le nostre più calorose e affettuose congratulazioni.


Conferenza Maluta a Roma


lunedì 16 giugno 2008

La battaglia del Solstizio 1918-2008




In occasione delle commemorazioni per i 90 anni dalla battaglia, l'Associazione ITALIA pubblica:


La battaglia del Solstizio
Piave, giugno 1918

di Pierluigi Romeo di Colloredo

Dopo la sconfitta di Caporetto alleati ed avversari ritenevano oramai certo il crollo definitivo dell'Italia. Eppure, solo qualche mese più tardi, il Regio Esercito era tornato pienamente efficiente, e respinse l'ultima offensiva austro-ungarica, la cui riuscita era data per certa dai comandanti imperiali. Il presente volume, il primo ad esser dedicato esclusivamente alla battaglia del Solstizio, analizza ciò che per l'Italia fu l'equivalente del "Miracolo della Marna": dai comandanti alla struttura degli eserciti in lotta, agli avvenimenti giorno per giorno, analizzando documenti spesso inediti e attraverso testimonianze dell'epoca, per descrivere quello che fu il maggior successo del Regio Esercito nel corso della propria storia.
In appendice, le Medaglie d’Oro al Valor Militare conferite, l’elenco delle Brigate italiane impiegate e dei relativi Reggimenti, e, ad illustrare le diverse fasi della battaglia, numerose foto concesse dallo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano.

Brossura, f.to 14x21, 282 pagine, 46 foto, 2 cartine, Euro 25,00

Edito dall'Associazione ITALIA, iconografia Ufficio Storico dello SME

Info e ordini: ars_italia@hotmail.com

Distribuzione

Potete trovare i nostri libri presso:

Milano
La Libreria Militare
Libreria Hoepli
Libreria Rizzoli
Roma
Libreria Europa
Massa
Libreria Gasperini
Genova
Vitale Modellismo

Distribuzione:

Lombardia
Ritter
Piemonte
Novantico
Toscana
Editoriale Lupo
Lazio
Settimo Sigillo
Italia
Tuttostoria

domenica 15 giugno 2008

I libri dell'Associazione ITALIA



I libri editi dall'Associazione sono posti in vendita per autofinanziare le attività della stessa. Enti o Associazioni con finalità simili possono richiedere una copia omaggio.

Per info e acquisti:
ars_italia@hotmail.com

Clicca sui link sottostanti per visualizzare le schede dei libri:


Libro: Emme rossa!
I Battaglioni M nella campagna di Russia, 1941-1943

Libro: Ricordi di un'Ausiliaria
Con il Barbarigo da Roma al Fronte Sud

Libro: Marò a sedici anni
Con la Divisione San Marco in Liguria, 1944-1945

Libro: BOMBE SU PALERMO
Cronaca dei bombardamenti aerei 1940-1943
Il libro è disponibile nelle librerie specializzate in tutta Italia, e a Palermo nelle librerie Broadway, Feltrinelli, Flaccovio e Kalós.

Libro: LA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO
La battaglia del Piave, giugno 1918

Libro: PASSO UARIEU
Le termopili delle CC.NN. in Etiopia

Libro: IL MARE NEL BOSCO
Sui MAS nel Tirreno, 1943-1945

Libro: IL BOCIA VA ALLA GUERRA
Un artigliere Alpino dalla Grecia alla Decima MAS

Libro: UNA VITA COME TANTE ALTRE
Dall'AOI alla Monterosa in Garfagnana

Libro: SOTTO TRE BANDIERE
Il Generale Giorgio Farotti REI-Decima MAS-EI


Libro: IL CAMPO DELLA MEMORIA
Storia del Cimtero di Guerra del Btg Barbarigo a Nettuno

Libro: CAMERATA TAVIANI PRESENTE!
Cronaca semiseria dei voltagabbana italiani, politici e intellettuali

Info e ordini:
ars_italia@hotmail.com

Distribuzione

Potete trovare i nostri libri presso:

Milano
La Libreria Militare
Libreria Hoepli
Libreria Rizzoli
Roma
Libreria Europa
Massa
Libreria Gasperini

Distribuzione:
Lombardia
Ritter
Piemonte
Novantico
Toscana
Editoriale Lupo
Lazio
Settimo Sigillo
Italia
Tuttostoria
Libreria Storica Vaccari

Ausiliarie della Decima MAS




Due interessanti foto di Volontarie della Decima MAS, affacendate presso un Trattore SPA TM 40. L'Ausiliaria in primo piano è Margherita Nicosia; degno di nota lo scudetto "Decima Flottiglia MAS" ricamato, di foggia inconsueta rispetto agli originali conosciuti oggigiorno.

Le foto saranno incluse in un prossimo libro fotografico dedicato alle Ausiliarie della Decima MAS (uscita prevista settembre-ottobre; nello stesso periodo pubblicheremo le memorie dell'Aus. Sc. del Barbarigo Raffaella Duelli, che qui ringraziamo di cuore per la sua gentilezza... e determinazione). Ambedue i libri saranno pubblicati dall'Associazione ITALIA.

Foto copyright Associazione ITALIA - Raffaella Duelli. Riproduzione vietata salvo autorizzazione.

martedì 10 giugno 2008

Commemorazione Caduti per la difesa di Roma




ROMA, Cimitero del Verano, presenti il Gen. Mearini, Presidente A.N.P.d'I., si è svolta una Cerimonia in Commemorazione dei Caduti per la difesa di Roma in onore del Reparto Paracadutisti. La Messa officiata da Padre Fausto,che ha ricordato il sacrificio di questo reparto. Presenti le Associazioni d'Arma con i Labari dell'ANP. RSI-ANP.d'I.-X^Mas-RSI-Ass.Volontari d'I. il Gen.Palumbo, il Gen. Torre, Com.te della missione IBIS in Somalia, il Presidente della Sezione di Roma Dott Combattelli, lo storico del. Rgt. Folgore Nino Arena. Il ricordo della Nembo e dell'Azzurro ha visto presenti anche i Reduci: Luciano Refice, Ennio Piaterotti e Luigi Puntil. Presenti anche i Paracadutisti del Btg. Alpi Occidentali: Brandizzi e Panero con due Reduci di El Alamein. Assieme hanno ricordato il Vice-Presidente della Sez. di Roma: Benito Puglie, deceduto da poco. Onore ai Caduti per la difesa di ROMA.

Lo spartito dell'Inno della Xa MAS








Conosciamo tutti le parole e la musica dell'Inno della Xa MAS, ma ora grazie al Marò Mitr. del Barbarigo Giulio Ronchi, e al Maestro Oscar Costa, ne conosciamo anche lo spartito!

Oltre allo spartito, postiamo il testo originale dell'Inno della Xa Flottiglia MAS dettato dalla Contessa Daria Olsufiev Borghese durante le festività del Natale 1943 alla Ausiliaria Jole Corigliano nella saletta delle riunioni dell' Albergo delle Palme, come fà fede a tergo la carta intestata dello scritto. Ora Hotel Shelley - Lerici - La Spezia. Testo tratto dal libro "Btg. N.P." di Armando Zarotti, Aiutante Maggiore Del Btg. Notare alla seconda strofa "Quando all' obbrobrio"... la parola "obbrobrio" - sostituita dalla parola "ignobil" - meglio cantabile.

Seguono la foto dell'Hotel Shelley ex Delle Palme di Lerici dove alloggiavano il Com. Borghese con moglie e diversi Ufficiali della Xa MAS.

Note e documenti del Marò Mitr. Giulio Ronchi.

domenica 8 giugno 2008

Decima MAS Btg Barbarigo



Una rara foto di un gruppo di Ufficiali del Btg Maestrale poi Barbarigo, scattata a La Spezia nel novembre 1943.

Da sinistra, in alto: Tognoloni (MOVM nel 1944 a Nettuno), Cencetti (poi Cte del Btg nel 1944/1945), Pirini, Posio (poi Cte della 3a Cp del Btg; notare come sembri l'unico a essere dotato dello scudetto Xa Flottiglia MAS). In basso: Riondino (decorato a Nettuno), Accardo, Pezzotta.

Notare anche le stellette; i Gladi Repubblicani non erano ancora stati distribuiti.

La Legione Straniera



La Legione Straniera
a cura di Giorgio Coianiz

1954. Un friulano nell'inferno di Dien Bien Phu.

Carlo Maran, ex Marò della Xa MAS, narra in questo libro le sue vicende di Legionario in Indocina.

Con le famiglie distrutte dai bombardamenti e dalla guerra fratricida, impossibilitati a rientrare alle proprie case al termine del conflitto, centinaia di militari Italiani della RSI con niente da perdere, fuorchè l'onore, varcarono i cancelli del Fort Bas de Saint Nicolas e servirono distinguendosi per capacità e valore nelle file dei reparti della Legione Straniera che combattevano in Indocina.

F.to 14x21, 95 pag., Euro 13,00.

Nella foto, scattata in un raduno di veicoli militari tenutosi in Liguria questo fine settimana, il Presidente onorario e fondatore dell'Associazione ITALIA, Tenente Marcello Biava, e l'attuale Vicepresidente, Giovanni Buongirolami, con la divisa della Legione in Indocina.




venerdì 6 giugno 2008

Campo della Memoria 14 giugno JV Borghese



Cerimonia in ricordo di J.V. Borghese
Sabato 14 giugno ore 10.30

Campo della Memoria, Nettuno.


Cerimonia in ricordo della nascita del Principe Junio Valerio Borghese e dell'invasione americana.

Come arrivare:
Il Campo della Memoria è situato in via Rocca Priora traversa di via dei frati a Nettuno.

In auto da Roma:
dal Gra (Gran Raccordo Anulare) prendere l’uscita 26 (SS 148 Pontina). Dopo la città di Aprila prendere l’uscita Campoverde nord-Nettuno e quindi seguire le indicazioni per Nettuno. L’uscita Campoverde nord-Nettuno vi immette direttamente sulla SP 87/bis conosciuta come via Velletri-Nettuno. Dopo 5,6 km si giunge al semaforo della località Piscina Cadolino. Continuare sempre dritto. Dopo 3,1 km sulla vostra destra compare un grande ristorante-pizzeria “da Baffo”-Fort Apache, girare a sinistra in via dei Frati.Dopo circa 500 metri sulla vostra sinistra trovate via Rocca Priora (la terza a sinistra di via dei Frati), una strada che costeggia una grande villa munita di mulino a vento. Dopo 100 metri sulla destra si apre il Campo della memoria.In auto da Nettuno:
arrivati al piazzale John Fitzgerald Kennedy, di fronte al Cimitero Militare Americano, prendere via Santa Maria direzione Cimitero Civile di Nettuno.Dopo il cimitero la strada cambia nome in SP 87/bis conosciuta con il nome di via Nettuno-Velletri. Partiti dal Cimitero Americano dopo 1,7 Km girare sulla destra in via dei Frati. Dopo circa 500 metri sulla vostra sinistra trovate via Rocca Priora (la terza a sinistra di via dei Frati), una strada che costeggia una grande villa munita di mulino a vento. Dopo 100 metri sulla destra si apre il Campo della memoria.


mercoledì 4 giugno 2008

I Demoni Rossi di Daniele Lembo





Edizioni MA.RO. EDITRICE - Copiano.
Brossura, 130 pagine, 12 tavole a colori, Euro 20.

E’ in uscita, per i tipi della MA.RO. EDITRICE di Copiano (PV), il nuovo libro Daniele Lembo dal titolo "I DEMONI ROSSI". Il prolifico giornalista e saggista, nel suo nuovo lavoro tratta dei mezzi corazzati italiani nel secondo conflitto mondiale. Il titolo Demoni Rossi è mutuato dall’inno dei carristi le cui parole sono, a dir poco, travolgenti: "Baldo carrista/lancia al vento del tuo cuore la canzone/che è l’inno tuo di fede e di passione/per la tua Patria, per il Re, per il tuo Duce. E canta il core/l’accompagna col suo ritmo anche il motore/dice a chi lo guida nel cimento: "Demone rosso avanti tu sei fra tutti quanti il re dell’ardimento". Secondo l’autore, il tema della preparazione bellica italiana nel secondo conflitto mondiale è stato più volte affrontato dando vita, purtroppo, a tesi storiche basate più su luoghi comuni e sui "sentito dire" che su un serio e coscienzioso studio delle passate vicende nazionali. In troppi hanno affrontato gli studi storici avvalendosi di notizie frammentarie e spesso partigiane in quanto frutto, il più delle volte, della radicata e compiaciuta abitudine di parlare male di tutto ciò che è avvenuto in Italia nel Ventennio fascista. Un modo di fare che ha trasformato la Storia di quella guerra italiana in una sorta di racconto mitologico. Come quel conflitto sia poi andato a finire è cosa nota a tutti. La guerra fu persa e, se è vero che anche nella sconfitta bisogna essere capaci di mantenere la dignità, c’è da dire che quella guerra non fu persa nel migliore dei modi. Nel dopoguerra, in molti si sarebbero improvvisati strateghi e tutti costoro si sarebbero rivelati infallibili nella scienza dei "ma" e dei "se", indicando con certezza quali erano stati gli errori che si sarebbero dovuti accuratamente evitare nel conflitto passato. Tutti questi esperti militari del giorno dopo sarebbero stati accomunati dal fatto di voler spiegare le ragioni della sconfitta con l’insufficiente e vetusto armamento ed equipaggiamento delle Forze Armate Italiane. Con il tempo, poi, che la disfatta fosse stata causata dai carri armati di latta e dai biplani di legno è diventata una professione di fede dell’intero popolo italiano, insomma una sorta di dogma storico/religioso nazionale. Per il vasto pubblico, quindi, la seconda guerra mondiale è e resterà lo scontro bellico al quale gli uomini del Regio Esercito presero parte calzati di scarpe fatte di cartone e armati con fucili ‘91 e carri armati giocattolo, meglio conosciuti come "scatole di sardine". A fronte di un modo di fare Storia per luoghi comuni, ma che rischiano di sostituire alla Storia una vulgata popolare, con questo nuovo lavoro, Daniele Lembo intende fornire al lettore almeno una chiave di lettura che lo metta in condizione di comprendere, con maggiore serenità, quale fu la realtà italiana dei mezzi e delle forze corazzate in quel conflitto. E’ un tentativo esperito da Lembo, di fornire un piccolo e sereno contributo alla verità storica. Il volume si articola in dodici capitoli. Nel primo capitolo si tratta dell’impiego dei carri in Africa Orientale e in Spagna e, in particolare, del Carro Veloce italiano. Dal capitolo secondo al sesto i temi affrontati sono: La dottrina circa l’impiego dei carri armati e la situazione in Italia in vista del conflitto; I primi combattimenti sul fronte delle Alpi e su quello africano; La guerra in Africa settentrionale; L’attacco all’Italia e la caduta del Fascismo; l’Armistizio e l’impiego dei carri da parte delle Forze Armate della Repubblica Sociale Italiana. Dopo aver affrontato l’argomento dei carri stranieri valutati dal Regio Esercito, quelli di preda bellica e dell’acquisizione di carri armati tedeschi, nel capitolo ottavo e nono, l’autore, dedica spazio ad alcune considerazioni sui carri italiani e sulla produzione nazionale. Quasi come un appendice, i due ultimi capitoli sono dedicati ai treni armati italiani nel periodo tra le due guerre e nel secondo conflitto mondiale. Si tratta di un’opera agevole che, in poco più di cento pagine, sviluppa l’argomento in modo gradevole e leggibile. Il libro ruota intorno ad un assioma, secondo il quale la quale i mezzi corazzati italiani, quando furono guidati da mani esperte, impiegati in massa e non si trovarono in condizioni di scandalosa inferiorità numerica, non sfigurarono di fronte al nemico. Ne fu prova la vittoria a Bir El Gobi, dove si dimostrò ch e la Divisione italiana Ariete poteva, se impiegata in battaglia nei dovuti modi, contrastare e sconfiggere le forze corazzate britanniche, anche quando queste erano in evidente sovrannumero. In conclusione, si tratta di un lavoro destinato ai giovani perché sappiano e ricordino chi, in quella guerra, è rimasto sotto la neve di Russia, soldato di ghiaccio, o a sentinella in un mare di sabbia, a fare la guardia al sogno di una Patria più grande e più bella. La finalità dell’opera è resa chiara dalla dedica del libro: "Verso le ore 15,30 della giornata in cui i carri della Divisione Ariete sostennero quello che fu il loro ultimo combattimento a El Alamein, un ufficiale carrista avrebbe inviato il seguente messaggio radio: =Carri armati nemici fatta irruzione a sud; Ariete accerchiata. Trovasi circa cinque km. N-O Bir el Abd. Carri Ariete Combattono=. Questo libro è dedicato a quell’uomo, ma è dedicato anche a mio figlio Matteo e ai suoi amici sperando che imparino che nella vita non è necessario vincere, ma è indispensabile combattere e mantenere fede agli impegni del dovere e dell’onore."

L’opera si avvale delle illustrazioni a cura dell’ottimo Sergio Pietruccioli, i cui lavori sono visionabili sul sito: http://www.cestra.eu/franco/MilitaryInPictures/chisiamo.htm
Per contattare l’autore: danielelembo@email.it
Per contattare Sergio Pietruccioli: sergio.pi46@gmail.com

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Rara foto in divisa da Ufficiale della Regia Marina

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
A Nettuno, nel Btg. Barbarigo della Xa MAS

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Assieme ai suoi marò del Barbarigo

Decima MAS

Decima MAS
Ufficiali del Btg. Maestrale (poi Barbarigo): Tognoloni, Cencetti, Posio, Riondino...

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano
L'azione di Chiarello e Candiollo in copertina all'Illustrazione del Popolo del 19 marzo 1944