venerdì 17 febbraio 2023

Nota sulla recente polemica relativa all'intitolazione alla MOVM Luigi Ferraro del porticciolo di Nervi



Apprendiamo dalla stampa come talune organizzazioni – sempre più marginali nel paese reale, peraltro – si siano schierate contro la recente conferma dell’intitolazione ai Pionieri della Subacquea Luigi Ferraro e Duilio Marcante del porticciolo di Nervi.

Ebbene, solo una faziosità politicamente interessata può portare a trattare alla stregua di un "criminale di guerra fascista" un uomo come Luigi Ferraro, entrato nella Regia Marina dopo un percorso comune a milioni di altri italiani nelle organizzazioni giovanili e paramilitari del Regime vigente nei suoi anni di formazione personale e sportiva, e distintosi nelle azioni militari contro il nemico di allora, sperimentando personalmente nuove tecniche di assalto subacqueo, e essendo decorato di quattro Medaglie d'Argento al Valor Militare per aver affondato da solo quale nuotatore d’assalto tre navi mercantili nemiche a Alessandretta in Turchia nel 1943, convertite nel dopoguerra dalla Repubblica Italiana attuale stessa in una Medaglia d'Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione:

«Volontario della specialità Gamma nei mezzi d'assalto della Marina militare, portava da solo a compimento quattro successive azioni contro quattro navi nemiche, di tre delle quali si è potuto accertare l'affondamento. Per le difficilissime condizioni dell'ambiente in cui ha dovuto operare e per la crescente vigilanza avversaria, ha coscientemente affrontato e superato rischi mortali sempre maggiori, dando prova di esemplare noncuranza del pericolo, di chiaroveggente freddezza, d'insuperabile perizia tecnica e d'inesausto amor di Patria. I risultati da lui ottenuti aggiungevano nuove glorie a quelle che già avevano reso famosi nel mondo i mezzi navali d'assalto italiani.»

— Mediterraneo, 7 luglio - 4 agosto 1943

Dopo il 1943 rimaneva al suo posto restando nei ranghi della Xa Flottiglia MAS, formazione che si espanse nel 1943-1944 a Divisione attivando diversi Battaglioni di Fanteria di Marina grazie all'afflusso di numerosi giovani volontari e personale delle pre esistenti unità militari Regie discioltesi al nord, e che partecipò sia a combattimenti contro gli Alleati (Nettuno 1944 e Linea Gotica 1944-1945 la FM, Nettuno 1944 e Mar Ligure 1944-1945 le unità d'assalto navale) che contro il IX Korpus titino (1943-1945), sia a operazioni di controguerriglia contro la Resistenza, alle quali però Ferraro MAI partecipò, contribuendo invece a cercare di limitare per quanto in suo potere i danni della guerra e della guerra civile tra italiani, cercando contatti con la Marina del Sud e operando per il salvataggio dalle distruzioni dei tedeschi in ritirata nel 1945 di alcune manifatture a Valdagno - peraltro in accordo con la Brigata Partigiana "Stella".

Questo per non parlare della sua eccezionale attività creativa, professionale e imprenditoriale nel campo della subacquea, di cui è ritenuto fondatore e massimo divulgatore in Italia, dalla Cressi e Technisub alla Scuola per sommozzatori civili professionisti, da lui istituita su incarico del ministero dell'Interno nel 1952, formante personale dei VV.FF., protezione civile, FF.OO. e FF.AA.

Riteniamo quindi del tutto insensate – o meglio, interessate e faziose – le polemiche contro questa intitolazione a due genovesi di eccezionale talento e merito, incoraggiando la Marina Militare Italiana, che ha giustamente contribuito di recente a celebrare le gesta di un altro Ufficiale della Xa MAS sostenendo il film "Comandante" dedicato alla MOVM Salvatore Todaro, le Associazioni d'Arma, le Aziende e Federazioni di Subacquea, associazioni e singoli a esprimere la propria solidarietà alla Famiglia Ferraro e alla figura del loro illustre avo, e alla decisione della giunta genovese di tale intitolazione.

Andrea Lombardi
Editore e saggista
ITALIA Storica
Genova

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