La Divisione Decima fu organizzata su tre Reggimenti:
1° Rgt Fanteria coi Btg LUPO, BARBARIGO e N.P. (nuotatori paracadutisti più una Compagnia Comando Reggimentale
2° Rgt Fanteria coi Btg SAGITTARIO, VALANGA di guastatori alpini e FULMINE di bersaglieri più la C.C.R.
3° Rgt Artiglieria formato da tre Gruppi armati con 12 pezzi da 100/22, 12 da 105 e 12 da 20 anti aerei più una Batteria comando Reggimentale. I Gruppi furono il 1° Gr. S.GIORGIO, il 2° Gr. DA GIUSSANO e il 3°Gr. COLLEONI.
La Divisione ebbe, inoltre, il Btg Genio e Trasmissioni FRECCIA e il Btg Complementi CASTAGNACCI.
Il Comando della Divisione fu affidato al Col. Luigi Carallo fino al 21.12.44, poi al Gen. Corrado.
Erano rappresentate, praticamente, tutte le armi.
Dal 11.2.1945, poi, la Divisione Decima fu riorganizzata e fu divisa in due Gruppi di Combattimento.
Il 1° Gruppo di Combattimento comprendeva: Cmp. Comando, i Btg BARBARIGO, LUPO, N.P., il 1° Gr. Art. SAN GIORGIO e il Btg. Genio FRECCIA.
Il 2° Gruppo di combattimento comprendeva: Cmp. Comando, i Btg FULMINE, SAGITTARIO, VALANGA, il 3° Rgt Art. (meno il primo Gruppo Artiglieria).
Aggregato alla Decima era anche un reparto del S.A.F. di circa 300 elementi al comando di Fede Arnaud. La Decima fin dal 1 marzo 1944, cioè prima che venisse promulgata la legge costitutiva del S.A.F., aveva costituito un reparto di giovani studentesse che si erano arruolate per assistere i feriti del fronte di Nettuno. Essa organizzò tre corsi di addestramento per ausiliarie.
mercoledì 19 dicembre 2007
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