martedì 5 marzo 2024

Novità: Friedrich Wilhelm von Mellenthin BATTAGLIE DI PANZER
















Friedrich Wilhelm von Mellenthin 

BATTAGLIE DI PANZER 

I combattimenti di corazzati in Polonia, Francia, Balcani, Nordafrica, Russia e sul fronte occidentale nelle memorie di un Ufficiale di unità Panzer 

Edizione italiana a cura di Andrea Lombardi 

Dalla prefazione dell’autore: “Questo libro è basato sulle mie esperienze durante la seconda guerra mondiale. In qualità di Ufficiale di Stato Maggiore ho partecipato ad alcune delle più importanti Campagne in Africa, in Russia e sul fronte occidentale, venendo a contatto diretto con molti dei più valenti soldati tedeschi, come il Feldmaresciallo Erwin Rommel e il Generale Hermann Balck. All’esordio del conflitto ho fatto parte, in qualità di Capitano, dello Stato Maggiore del III Corpo d’Armata che invase la Polonia, e alla fine della guerra ero Maggior Generale e Capo di Stato Maggiore della 5a Panzerarmee nella sacca della Ruhr. Sono stato in servizio durante tutta la guerra e impegnato in combattimento in Polonia, Francia, Balcani, Nordafrica, Russia (nelle battaglie di Stalingrado, Kursk, Kharkov, Zhitomir, Kiev e sul Dnieper), poi di nuovo in Polonia, in Francia, e infine nelle Ardenne e in Renania. Ho partecipato a molte battaglie decisive, incontrando soldati brillanti e valorosi; ho visto carri armati in azione nei più vari contesti di guerra, dalle foreste innevate della Russia alle piane assolate e desertiche dell’Africa settentrionale”. 

Formato 15x23, cop patinata lucida, 428 pagg su carta patinata opaca, appendice con decine di foto bn e mappe. PRIMA EDIZIONE ITALIANA, Euro 38,00.

ISBN 978-88-31430-28-9

venerdì 11 agosto 2023

KOMMANDO! Le Forze Speciali tedesche nella seconda guerra mondiale




James Lucas
KOMMANDO! Le Forze Speciali tedesche nella seconda guerra mondiale
Edizione italiana a cura di Andrea Lombardi

In questa prima edizione italiana, annotata e ampliata, del best seller dello storico militare inglese James Lucas sono ricostruite grazie a documenti d’archivio e testimonianze di veterani le operazioni delle Forze Speciali tedesche nella seconda guerra mondiale: dalle azioni commando in uniforme nemica della “Brandenburg” in Belgio, in Russia e in Nord Africa e le operazioni dei Fallschirmjäger a Eben Emael, in Tunisia e nelle Ardenne, all’attacco dei Fallschirmjäger SS al Quartier Generale del Maresciallo Tito a Drvar e le missioni dei Kommando di Otto Skorzeny. Quindi sono prese in esame le operazioni dei nuotatori d’assalto, barchini esplosivi, siluri pilotati e sommergibili tascabili delle Kleinkampfverbände della Kriegsmarine, per poi passare ai reparti aerei speciali della Luftwaffe, con le missioni segrete su ogni fronte e gli attacchi con i velivoli compositi Mistel dei piloti del Kampfgeschwader KG 200, la difesa dei cieli della Germania dei Messerschmitt Me 262 della Jagdverband JV 44 e dei caccia Rammjäger e del Sonderkommando Elbe, per terminare con le ultime, disperate azioni di guerriglia dei Werwolf e Freikorps.

La coinvolgente narrazione del testo è accompagnata in questa edizione da centinaia di rare e inedite fotografie in azione dei reparti trattati, da immagini a colori di Soldbuch e Wehrpass di appartenenti alla “Brandenburg”, ai Fallschirmjäger SS e al KG 200 e altri rari documenti personali provenienti da collezioni private e da mappe, ordini di battaglia e cronologie delle operazioni.

Formato 15x23, 586 pagg, centinaia di foto bn e colori, Euro 39,00
ITALIA Storica, Genova 2023
ISBN 978-88-31430-30-2










martedì 25 aprile 2023

«Marcia il reggimento per le strade d’Italia», di Marco Pittaluga, Battaglione "Barbarigo" della Divisione "Decima"



Gli ultimi combattimenti dell'aprile 1945 nella prosa di Marco Pittaluga, Battaglione "Barbarigo" della Divisione "Decima", in azione contro gli Alleati sul Fronte Sud.


«Marcia il reggimento per le strade d’Italia».

«Pesante il cuore per la ritirata che continua, per la guerra perduta, per i compagni morti, per l’odio che spia continuo, per l’inutilità di tutti i sacrifici. Pesanti sono anche le membra, ora che il morale scende: l’elmetto è un cerchio di ferro intorno al cranio, gli spallacci del bastino col mortaio segano le spalle, gli abiti fradici raschiano la pelle, i piedi gonfiano e gorgogliano stranamente nelle scarpe sfondate, le reni fanno male, il sole acceca.
Non piangere, fante del mare, la gente ti guarda e ti odia e gioisce. Dimentica i chilometri che hai nelle gambe, dimentica le croci con l’elmetto in cima: “Qui riposa un soldato italiano”, dimentica il grido dell’amico morente, lo strazio di quello ferito, ricordati solo che qui rappresenti i morti e i feriti, il fronte, il sangue, il soldato italiano; ricordati solo che per la gente tu sei colui che ha fatto continuare la guerra, ricordati sempre che c’è gente che guarda, che odia, che gioisce di ogni tua debolezza per fartene, domani, l’accusa più atroce.
Raddrizza le spalle fante del mare, alza il mento, solleva i piedi, guarda in faccia chi ti odia, sii fiero della tua tuta strappata, delle tue mostrine rosse, del tuo ideale, che oggi sta morendo, che domani risorgerà!
Che cosa sono le marce spietate, la pioggia, il sole, lo stillicidio degli aerei, la fame, la sete, il sonno, quello che ti aspetta domani, di fronte alla messa di chi è morto, fra le navate della battaglia e il possente armonico suono dell’organo dalle canne d’acciaio, il cannone?
Perché singhiozzi, senza lacrime, fante del mare? Perché ti fanno male i piedi? Perché la schiena è rotta? Perché la febbre ti divora? No, non sono i piedi, non è la febbre, lo so, tu vivi ancora nella mistica, rovente aria della linea, tu senti il cuore rombare il suo inno di vita fra lo schianto della granata ed il sibilo del proiettile, senti scivolare sotto la pelle della spina dorsale l’inesprimibile brivido della morte bella, tu aspetti ancora, col corpo smanioso di scattare, l’ordine dell’assalto, la corsa vertiginosa alla meta, il riso folle di gioia del primo scontro, il bivacco nostalgico sulla posizione conquistata.
Iddio non l’ha voluto, fante, Iddio volle che l’ordine dell’assalto non venisse, che tu finissi il nastro della mitragliatrice sul nemico senza fermarlo, che non ci fossero più pietre da scagliare, che tu conservassi la vita per altri dolori.
Non imprecare, non bestemmiare, domani forse il tuo nastro non finirà subito, il nemico si fermerà, sarà la sua mitraglia a tacere sotto il tuo urto. Hai vent’anni, fante del mare, la vita è lunga, la fortuna è bendata.
Marcia il reggimento sulla strada bagnata su cui dardeggia il sole e gli uomini fumano come cavalli sudati, i piedi strascicano, le spalle sono curve. E ogni tanto una macchina lo supera urlando, ogni tanto si ferma nei fossi, aspettando che l’aviatore nemico finisca i colpi.
Ad una svolta dello stradone appaiono delle cupole, delle torri: una città.
Togliti l’elmetto, fante del mare, e raccogliti: quella città è Padova ed inizia la messa del reggimento. È il 28 di aprile, la guerra è finita, i nemici, coll’aiuto di altri soldati italiani, per te traditori, hanno già liberato la tua Patria.
Ma tu non lo sai, fratello fante, non lo vuoi sentire quando te lo dicono, invidi la croce coll’elmetto sfondato e non perdi il collegamento con chi ti precede, quando ti dicono di salvarti, di fuggire.
Hai ancora il pregiudizio che salvarsi sia sinonimo di disertare, che l’onore sia una cosa a cui si debba attenersi, che la vigliaccheria sia indegna dell’uomo.
Aggiornati, fante, oggi si parla di doppio gioco, di collaborazionismo, di vendere e di comprare. Se hai combattuto, l’hai fatto per l’oro tedesco, se ti sei arruolato, l’hai fatto per evitare il carcere, se sei morto, un cane di meno, se hai amato una donna, sei stato un sadico seduttore.
Non stupirti, non negare, è il mondo che si evolve, è la libertà, è la giustizia.
Alle porte della città un ordine, il primo dopo ore: Alt, cos’è? Cosa succede? Silenzio, soldato, passa la voce: “Comandante in testa alla colonna”… Eccolo, passa, è passato.
Le voci si incrociano, “È ribaltato un carro”, “la strada è minata”, “È morto il Capitano tale”.
Silenzio, perdio, siete soldati o donnette? Ma chi è quel tale in divisa inglese, più bianco dello straccio bianco che ha in mano, che gesticola? Non angustiarti, fante del mare, lo saprai troppo presto chi è quell’uomo. Sdraiati e riposati, altre fatiche attendono. Non sciupare energia. Ecco la notizia vera: “Quell’uomo era un traditore, che prendendo per l’occasione il nome di patriota e di eroe annuncia a te, fante straccione e infangato, che vieni dal fuoco, che Padova è liberata, che la guerra è finita, che vuole le tue armi o non ti lascerà passare”. Non ridere, fratello, il tuo comandante ha risposto per te ed ha detto: “Annuncia che il reggimento non si cura di straccioni, che le armi che abbiamo tenute per tanti anni non finiranno in mano a dei venduti, e due minuti do a te per sparire con il tuo cencio. Poi farò il mio dovere”.
Ben detto, eh, fante di mare? Avresti detto altrettanto anche tu. Sollevati ora e raccogliti di nuovo: un invisibile sacerdote legge il Vangelo della messa del Reggimento.
Il reggimento marcia ancora per qualche centinaio di metri e poi si ferma.
Drizza le orecchie, fante, cosa sono questi spari, cos'è questo sibilo che straccia la seta dell’aria? Allegro, ragazzo, si combatte di nuovo. E arrivano i ragguagli: più avanti, dietro quella casa, c’è un ponte, quel ponte i nuovi eroi han deciso di difenderlo, su quel ponte, ragazzo, tu non devi passare.
Ridi pure ora vecchio pattugliatore di Nettuno e del Senio, ridi o superstite del fuoco dei più potenti eserciti del mondo, ridi, o tu che col mitra hai fermato per diciotto mesi il torrente di lava dell’esercito alleato.
C’è qualche salumiere che perché la guerra è finita immagina di poter fare quello che vuole, e vuole fermare te, soldato, dopo aver finito un’ora prima di affettare salami.
Siediti pure e fumati in letizia una sigaretta, bastano quattro uomini a spazzare il ponte. Goditi queste ultime stupide pallottole e attendi. Tutto il Reggimento attende.
I quattro uomini, abitudinari dell’ardimento, hanno spazzato il ponte. Passa la voce però, fratello fante: “Portaferiti avanti, medico avanti”. Il Reggimento passa e la bandiera si adorna dell’ultimo sacrificio. L’ardimento vuole sempre il suo contributo di sangue.
Passi per Padova ora, e non vedi più nessuno. Eppure l’hanno liberata da tre giorni; possibile che quattro uomini abbiano fatto fuggire tutti i patrioti?
Annotalo questo, fante, perché molto si parlerà, in seguito, dell’eroismo partigiano.
Perché tutte quelle finestre chiuse, perché non si vede nessuno?
Non stupirti, ragazzo, tu sei un morto che cammina, tu sei un fantasma risuscitato dopo tre giorni, sei un morto che non vuol morire o che non si rende conto di essere morto.
Chi non ha paura dei fantasmi?
Ed ora mettiti sull’attenti, fante del mare, il sacerdote invisibile solleva l’Ostia, invisibili trombe suonano l’elevazione.
Fragore di ferraglia ad un’estremità della strada, rumore di lotta, ordini affrettati. Il torrente di lava ti ha raggiunto e superato.
Retrocedi, cerca un’altra via, in fretta, fante… Ah, è inutile, un’altra colonna incalza da dietro.
Ed un prato verde nella luce viola della notte accoglie l’ultima resistenza del Reggimento. In quel prato verde, poco dopo, echeggia l’ultimo commiato strozzato del Comandante e il primo elogio del nemico. In quel prato sanguinante di mille cuori, tu, fratello fante, nascondesti gelosamente un brandello della tua bandiera.
Inginocchiati pure, ora, fratello fante, e piangi. La luce viola della notte ti nasconde. Appoggia la fronte all’acciaio gelido del tuo fucile e prega: si compie il sacrificio della tua Messa.
Domani, inizierà il tuo calvario».

lunedì 24 aprile 2023

ITALIA Storica a MILITALIA, presentazioni libri IL MULO - L'IBRIDO ALPINO e LA DIVISIONE "MONTEROSA", sabato 6 maggio 2023

Sabato 6 maggio 2023 dalle ore 12.00 presso l’Area tematica del padiglione centrale della Fiera MILITALIA di Novegro (MI) si terranno le presentazioni dei libri:




martedì 28 marzo 2023

Centenario dell’Aeronautica Militare italiana, a Genova Gianni Plinio e Andrea Lombardi ricordano l'aviatore Giorgio Parodi


Gianni Plinio e Andrea Lombardi accanto alla statua di Giorgio Parodi

Nel pomeriggio di martedì 28 marzo 2023, in occasione del centenario dell’istituzione dell’Aeronautica Militare italiana, l’ex presidente della Regione Gianni Plinio e Andrea Lombardi, responsabile della sezione genovese di CulturaIdentità e presidente dell'associazione culturale ITALIA Storica, hanno reso onore all’Arma Aerea italiana e alla figura del pluridecorato aviatore genovese e fondatore della Moto Guzzi Giorgio Parodi presso il monumento lui dedicato in Carignano.

“Lodando le iniziative già intraprese per commemorare la figura di Giorgio Parodi, chiediamo a Comune e Regione di continuare tale opera di riscoperta di personalità genovesi degne di nota. Su questo tema «Aeronautico» chiediamo al Sindaco Bucci e al Presidente Toti di considerare la posa di una targa ricordante tutti gli Aviatori e Aviatrici genovesi, e di promuovere la divulgazione delle loro gesta in convegni aperti alla cittadinanza: da Giorgio Parodi a Giulio Gavotti, aviatore nella guerra italo-turca del 1911-1912, alla pioniera dell’aviazione e detentrice di record Carina Massone Negrone all’asso della seconda guerra mondiale e poi Generale Giuseppe Ruzzin, la cui famiglia si trasferì dalla provincia di Treviso a Genova dopo la battaglia di Caporetto nel 1917”, concludono Plinio e Lombardi.

domenica 26 marzo 2023

Presentazione a Piobesi d'Alba (CN) per il libro "Il Mulo - L'Ibrido Alpino" del Generale Fabio Palladini





Andrea Ottino (ANA), il Generale Fabio Palladini, Andrea Lombardi (ITALIA Storica).


L'autore Generale Fabio Palladini e l'editore Andrea Lombardi.


Altro successo e sala piena per la presentazione a Piobesi d'Alba per il libro "Il Mulo - L'Ibrido Alpino" del Generale Fabio Palladini, edito dalla nostra Italia Storica Edizioni storico-militari! Grazie alla locale ANA, agli organizzatori e a tutti gli intervenuti!



Cliccare sulla copertina per acquistare il libro su Amazon.

giovedì 16 marzo 2023

Venerdì 17 marzo, ore 17.30, alla Domus Cultura di Genova, conferenza «IL "GRANDE GIOCO" 3.0 - L'Afghanistan e l'Iran tra Occidente, Russia e Cina»



Venerdì 17 marzo, ore 17.30, alla Domus Cultura, via David Chiossone 6/4, Genova, si è tenuta la conferenza «IL "GRANDE GIOCO" 3.0 - L'Afghanistan e l'Iran tra Occidente, Russia e Cina» con i saggisti Alberto Rosselli e Andrea Lombardi e l'introduzione di Rodolfo Vivaldi, presidente della rete di associazioni genovesi Domus Cultura.
Ringraziamo il consigliere del Comune di Genova Federico Barbieri per la sua partecipazione e per aver portato il graditissimo saluto del sindaco Marco Bucci.

Rosselli, autore del libro "Afghanistan. Eterno crocevia di interessi e guerre" (Mattioli, 2022), ha esposto i punti salienti della storia di questo paese dalle Guerre afghane del "Grande Gioco" nel 1800 agli interventi armati sovietici e americani del XX e XXI secolo, sino al "governo" Talebano dei nostri giorni, mentre Lombardi, prendendo spunto dal suo libro "La guerra dimenticata. Il conflitto Iran-Iraq 1980-1988" (Passaggio al bosco, 2020), ha riflettuto sulla storia recente dell'Iran partendo da questo conflitto, le sue radici e conseguenze, arrivando alle recenti rivolte dei giovani e delle donne represse dalla Repubblica Islamica dell'Iran.








Alberto Rosselli, Rodolfo Vivaldi, il consigliere comunale Federico Barbieri e Andrea Lombardi.






lunedì 13 marzo 2023

A Genova, concerto di solidarietà con l'Ucraina della pianista ucraina Yulia Yurchak e il nostro libro "AZOVSTAL"


La pianista Yulia Yurchak e l'editore Andrea Lombardi.




La sera di sabato 11 marzo si è tenuto nella Chiesa del Gesù in piazza Matteotti a Genova, gemellata con la città portuale di Odessa della pianista, il concerto di solidarietà con l'Ucraina dell'organista e musicologa ucraina Yulia Yurchak, accompagnata in parte del programma dalla violinista Yesenia Vicentini, che ha brillantemente sostituito il bravo musicista genovese Damiano Baroni, purtroppo indisposto, organizzato dall'Associazione culturale Pasquale Anfossi. Al concerto hanno partecipato il vicesindaco Pietro Piciocchi in rappresentanza del Comune di Genova, Antonio Parenti, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, e l'ambasciatore d’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk. 

Al termine del concerto il direttore dell'Associazione culturale ITALIA Storica Andrea Lombardi ha fatto dono alla talentuosa Yurchak, impegnata in un tour in Italia per promuovere la musica e la cultura della sua terra e per sensibilizzare il pubblico italiano sulla lotta dell'Ucraina contro l'invasione russo-putiniana, di una copia del libro "AZOVSTAL - Le fotografie di Dmytro «Orest» Kozatsky e la battaglia di Mariupol", ricostruente in foto e testi la durissima battaglia per la città di Mariupol e l'acciaieria Azovstal, svoltasi esattamente un anno fa. 

La pianista, nata a Odessa nel 1988 e che prima e durante l'esecuzione del suo programma significativo delle tradizioni e "genius loci" ucraini ha più volte ricordato il sacrificio dei combattenti ucraini al fronte, ha ringraziato sentitamente per il dono. Una copia del libro è stata poi donata da Lombardi anche all'ambasciatore Melnyk, con il messaggio "il popolo ucraino stia lottando per la sua libertà e non solo per l'Unione Europea, ma per qualcosa di superiore, ossia l'Europa, con i suoi millenni di storia e tradizioni".

Le prossime date dei concerti di Yulia Yurchak a Roma, presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra, martedì 14 marzo, alle 20:30, Torino, presso l’auditorium dell’Oratorio di San Filippo Neri, il 15 marzo alle 20:45 e infine Milano, in apertura de "I Boreali Nordic Festival", presso il teatro Franco Parenti, il 17 marzo alle 18:30.




Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Rara foto in divisa da Ufficiale della Regia Marina

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
A Nettuno, nel Btg. Barbarigo della Xa MAS

Il Comandante Bardelli

Il Comandante Bardelli
Assieme ai suoi marò del Barbarigo

Decima MAS

Decima MAS
Ufficiali del Btg. Maestrale (poi Barbarigo): Tognoloni, Cencetti, Posio, Riondino...

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano

MAS a Nettuno affondano un Pattugliatore americano
L'azione di Chiarello e Candiollo in copertina all'Illustrazione del Popolo del 19 marzo 1944