L’istituzione del «Centro Studi e documentazione sul periodo storico della Rsi» è stata lanciata dal Comune di Salò, dalla Provincia di Brescia e dalla Regione Lombardia a metà degli anni Novanta. Un impulso deciso venne dall’allora Assessore alla Cultura della Regione Lombardia Marzio Tremaglia, che nutriva progetti ambiziosi. Lo comprovò deliberando un primo sostanzioso contributo per la dotazione delle strutture ai locali del Centro. Dopo lunghe trattative, l’insediamento dei suoi organi dirigenti e l’avvio dell’attività sono stati possibili a partire dal 2003.
Per quel che ci compete, ci siamo preoccupati da un lato di puntare tutto (quel poco che abbiamo avuto a disposizione) sull’allestimento delle strutture volte alla ricerca – l’istituzione di una biblioteca con un costante implemento del patrimonio librario, l’acquisizione di fondi documentari (vuoi da privati, vuoi dall’Associazione dei Prigionieri non cooperatori, vuoi infine dall’Unione nazionale combattenti e reduci della Rsi) e l’allestimento di un archivio di fonti orali (un centinaio di interviste realizzate) – e dall’altro lato di offrire agli studiosi – tutti gli studiosi di buna volontà – una tribuna aperta per la discussione e la ricerca.
Risultato: quattro convegni in quattro anni, quattro pubblicazioni di atti, un volume fotografico sulla vita quotidiana al tempo della Rsi e molto altro ancora.
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