Bella recensione del nostro libro La guerra dimenticata sul mensile "Storia in rete" di aprile:
Arrischiando il ricorso ad un luogo comune, si potrebbe dire che il libro curato da Andrea Lombardi colma una grave lacuna; arrischiandone un altro, che la guerra Iran-Iraq -allungatasi su tutti gli scorsi, ma non remoti, anni '80- sia un grande rimosso delle coscienze dei paesi 'avanzati'. Però il libro “La guerra dimenticata” gioca proprio questa sfida, sorprendendo con i fatti, i numeri e le immagini anche chi ricorda i giorni della guerra, le riprese dei bombardamenti, le città e le navi civili colpite, e pure il gonfiarsi delle tasche di chi in tutte le nazioni perbene vendeva ordigni, tecnologie e complicità politiche utili a continuare il massacro. Pur avvalendosi in parte di fonti preesistenti, “La guerra dimenticata” propone una descrizione ricca di complessità e impone una narrazione originale del conflitto, sostenuta dall'esame delle forze operative delle varie Armi dei due Stati nelle varie fasi della guerra; minuzioso marchio di fabbrica delle edizioni dell'Associazione Italia, ma non pedante perché funzionale a descrizioni di singole azioni o di vaste battaglie, sempre efficaci e talvolta appassionanti.L'evoluzione del conflitto è seguita al passo dalla sua contestualizzazione nelle relazioni dei belligeranti con i Paesi arabi, quelli occidentali, l'Unione Sovietica e l'ONU. Aspetto più interessante e utile per il presente è la possibilità di seguire l'evoluzione interna che il conflitto fece nascere nel seno della società iraniana e portò l'ex petroimpero, amico degli U.S.A. sotto lo Scià, a trasformarsi in una teocrazia da combattimento pur tra mille errori militari e politici, e a diventare la discussa, prospera e tutto sommato compatta potenza regionale che è oggi. Oltre che di un apparato di note che senza appesantire il testo informano sulle caratteristiche e peculiarità operative delle armi e dei mezzi, il testo si avvale di utili mappe originali e di un corredo fotografico che è senza esagerazioni strepitoso: con immagini tanto di uomini e mezzi nel centro dell'azione quanto delle innumerevoli vittime innocenti dà il pieno impatto emotivo della tragedia, intesa come il genere letterario che ci espone alla pietà e al terrore. “La guerra dimenticata” infatti è' anche a suo modo un bel libro di guerra perché - nella tradizione dei grandi esempi del genere - espone senza travestimenti l'inaccettabile assurdità della guerra ma ci pone di fronte al mistero della terribile bellezza che vorremmo negare ma a certi istanti sembra trapelarne.Una guerra nel caso in questione che fu un costosissimo pareggio per le due nazioni in lotta, un utile banco di prova per le tecnologie dell'industria della Difesa dei principali Paesi che primeggiano nel campo (Italia compresa) e l'inizio di una colossale sequela di errori politici da parte delle società 'democratiche' e 'aperte' nel trattare con i paesi musulmani che a quanto pare non intende finire. Così, pur senza giudicare o parteggiare, una qualità morale sostiene questo libro piuttosto bello e utile sulla più catastrofica e dimenticata delle “Guerre del Golfo” cantate da Bruce Sterling.
Raffaello Bisso.