Enoch Powell
Il Discorso dei “Fiumi di sangue”
Birmingham, 20 aprile 1968: il più rovente atto d’accusa contro l’immigrazione di massa e la sostituzione dei popoli mai fatto da un politico conservatore occidentale
Con uno scritto di Maurizio Serra
Prefazione di Davide Olla
Il 20 aprile 1968 il deputato inglese Enoch Powell terrà alla televisione ATV di Birmingham il suo discorso più importante, denominato il “Rivers of Blood” Speech perché, nel denunciare con veemenza i pericoli dell’immigrazione di massa, farà un riferimento a una delle profezie della Sibilla nell’Eneide; parlando di un fosco futuro se non si interviene drasticamente, dirà:
“Quando guardo avanti, sono pieno di presagi; come un Antico Romano, mi sembra di vedere «Il fiume Tevere schiumare di molto sangue»”.
Tutto prende origine dalla prima legge “antidiscriminatoria” e “contro l’incitamento all’odio razziale” che sarà varata dal governo laburista nello stesso anno: il Race Relation Act. Powell la ritiene profondamente ingiusta e potenziale fonte di discriminazione verso i suoi concittadini. La ricetta di Powell? Stop immigrazione e rimpatri. Per molti inglesi dell’epoca non era razzismo, ma si trattava di giustizia sociale, di mantenere un minimo di qualità della vita faticosamente conquistata dopo le lotte sindacali e due guerre mondiali – e, infatti, la Working Class inglese appoggerà in massa Powell, tra lo sconforto dei laburisti e della Left studentesca – e anche di molti conservatori moderati tra i suoi stessi compagni di partito.
F.to 13x20, 64 pagg., Euro 10,00, ITALIA Storica, Genova 2020.
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